Pd: “Le scuole casalucesi da terzo mondo”

di Redazione

 CASALUCE. “Scuola: Casaluce o Terzo Mondo?”. Così è intitolato il manifesto del Pd casalucese che denuncia la situazione precaria delle scuole cittadine, invocando l’intervento del Comune e della Direzione Didattica.

“Nel settembre del 2006 abbiamo denunciato lo stato di inadeguatezza delle strutture scolastiche casalucesi. I Commissari ascoltarono pieni di buone intenzioni. Due anni dopo i bambini di Casaluce vanno a scuola nelle stesse strutture con gli stessi problemi, forse aggravati. Il plesso della Scuola Materna, adiacente alla Casa Comunale, ha vie di accesso inadeguate, circondate da sporcizia e immondizia. Dove doveva essere il giardino ci sono ancora strutture ‘da cantiere’, pieno di erbacce, insetti e polvere o fango a seconda delle condizioni atmosferiche. Roba da terzo mondo. Il plesso ‘Marconi’ è ancora e perennemente in ristrutturazione, e non è dato sapere quando sarà disponibile e che tipo di struttura ci restituirà l’intervento. Il plesso di via Longo è alloggiato in una struttura privata per la quale viene pagato un affitto da anni, con una convenzione in scadenza e in locali che originariamente non erano progettati per essere una scuola. La situazione attuale è figlia di provvedimenti miopi e di corto respiro. Gli anni di gestione commissariale non hanno minimamente migliorato la situazione. Anzi… E’ questo il destino degli oltre 500 bambini iscritti alle elementari e materne di Casaluce? Non avere mai una scuola vera, con aule costruite per essere tali, un giardino, una palestra, dei laboratori e strutture degne di un paese civile? Chiediamo ancora una volta che i responsabili delle strutture scolastiche, in primis il Comune (la Commissione Straordinaria) e la Direzione Didattica, diano un segnale forte della loro attenzione o, per meglio dire, della loro esistenza che non sia sempre la solita espressione di buone intenzioni. I nostri bambini hanno il diritto di avere delle risposte concrete. Chiediamo rispetto per quei bambini che, nonostante tutto, credono ancora nel mondo degli adulti”.

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