Camorra, in manette anche il “locatore” di Alluce e Granato

di Redazione

Domenico QuartoCASAL DI PRINCIPE. Subito dopo l’arresto dei latitanti Antonio Alluce e Davide Granato, ritenuti fiancheggiatori del gruppo di fuoco capeggiato da Giuseppe Setola, gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno individuato e bloccato un 48enne di Mugnano di Napoli, Domenico Quarto, …

… con l’accusa di favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di agevolare un’organizzazione di stampo camorristico.

Appena conclusa l’irruzione nell’appartamento di Villaricca, nel napoletano, dove si nascondevano Alluce e Granato, gli agenti coordinati dal vicequestore Rodolfo Ruperti, fingendo di allontanarsi, effettuavano un servizio di appostamento nei pressi del rifugio, in attesa di possibili fiancheggiatori o altri affiliati al clan. Ad un certo punto veniva notata una vettura Nissan Micra con a bordo un uomo, poi identificato in Domenico Quarto, con precedenti per reati contro patrimonio, falso documentale e favoreggiamento.

Quarto, con atteggiamento circospetto, si avvicinava al condominio e veniva immediatamente fermato. I documenti da lui esibiti presentavano lievi segni di alterazione che ne facevano dubitare l’autenticità, circostanza poi confermata dal fotosegnalamento dello stesso. I documenti, – patente di guida, carta di identità e tessera sanitaria – infatti, riportavano un nome di battesimo (Antonio) e la data di nascita (8.11.1962) falsi, come appurato dalla comparazione dattiloscopica che consentiva di accertare la esatta identità di Quarto.

A seguito di perquisizione venivano rinvenuti anche le chiavi, contratti di locazione e di erogazione di corrente elettrica e gas relativi all’abitazione dove erano stati catturati Alluce e Granato, intestati al falso “Antonio Quarto”, a conferma che l’uomo aveva agevolato la latitanza dei due arrestati fornendogli un’insospettabile copertura resa ancora più efficace dall’utilizzo di una falsa documentazione con la quale aveva reperito il rifugio locandolo agli ignari proprietari.

L’arresto di Quarto ha fornito ulteriore conferma dell’esistenza di una diffusa rete di fiancheggiatori del gruppo Setola e del clan Bidognetti che si estende nelle aree del napoletano contigue al litorale domitio, come peraltro dimostrato dal precedente arresto da parte della Squadra Mobile di Caserta di Salvatore Santoro, “Salvaturiello”, di Trentola Ducenta (Caserta), e di Massimiliano Napolano, affiliato al clan Mallardo di Giugliano (Napoli). Quarto è stato arrestato anche per i reati di ricettazione, possesso ed uso di documenti falsi.

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