Camorra: catturati Alluce e Granato, fiancheggiatori di Setola

di Redazione

da sin. Alluce e GranatoCASAL DI PRINCIPE. Una pistola, una calibro nove, li proteggeva, ma per Antonio Alluce, 32 anni, e Davide Granato, 33 anni, non c’è stato scampo.

Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta diretta dal vicequestore aggiunto Rodolfo Ruperti, in collaborazione con il dottor Mario Vola, li hanno raggiunti e arrestati in una villetta a Villaricca, nel napoletano. E’ stato necessario sparare alcuni colpi di pistola in aria per fermare il tentativo di fuga dei due ricercati, che hanno provato a scappare non appena si sono sentiti scoperti. Da tempo gli inquirenti erano sulle tracce dei due uomini, ritenuti organici al gruppo di fuoco del clan dei Casalesi agli ordini del superlatitante Giuseppe Setola. Entrambi, secondo gli inquirenti, sarebbero coinvolti in quasi tutti gli omicidi e tentati omicidi commessi dal gruppo di fuoco nell’agro aversano da aprile scorso, mese in cui ha avuto inizio la strategia del terrore, culminata con gli omicidi di Castelvolturno, per riaffermare il potere del clan sul territorio, in bilico dopo gli arresti e i pentimenti eccellenti. Entrambi, inoltre, avrebbero preso parte anche alla strage degli immigrati di Castelvolturno: si trovavano, secondo gli inquirenti, in via Battisti, nella città del litorale domitio, ad agosto. Alluce è considerato il braccio destro di Setola e avrebbe avuto, per i magistrati antimafia napoletani, un ruolo fondamentale nella richiesta estorsiva al titolare del lido “La Fiorente” di Licola, Raffaele Granata (padre del sindaco di Calvizzano), ucciso nel luglio scorso. Davide Granata, invece, avrebbe svolto un compito di primo piano nell’omicidio di Stanislao Cantelli, zio del collaboratore di giustizia Luigi Diana, avvenuto a Casal Di Principe.

Giaccio Vincenzo Cirillo

Giovanni Giaccio

Vincenzo Cirillo

Ma Alluce e Granato non sono i soli arrestati nella giornata odierna. La task force delle forze dell’ordine ha messo a segno altri due colpi contro i Casalesi. In manette sono finiti Vincenzo Cirillo e Giovanni Giaccio, anch’essi ritenuti fiancheggiatori del gruppo Setola. Il primo, 25 anni, arrestato dalla Squadra Mobile, è il cugino di Alessandro Cirillo, detto ‘O Sergente, catturato lo scorso 30 settembre assieme a Giovanni Letizia e Oreste Spagnuolo, quest’ultimo che ha deciso di collaborare con la giustizia. Per Vincenzo Cirillo, incensurato, l’accusa è di associazione di tipo mafioso, aggravata dalle finalità terroristiche. Giaccio, 45 anni, titolare dell’Albergo Ristorante “Sayonara”, a Castelvolturno, arrestato dal comando provinciale dei carabinieri, agli ordini del colonnello Carmelo Burgio, secondo le indagini, aveva il compito di reperire le abitazioni presso le quali far nascondere i latitanti e di fornire loro le vivande, comprese le aragoste rinvenute proprio nella villa dove furono catturati Cirillo, Spagnuolo e Letizia. La struttura alberghiera, presso la quale già nell’ottobre 2005 i carabinieri avevano fatto irruzione interrompendo un summit di camorra tenuto da Raffaele Bidognetti (figlio del boss Francesco, detto “Cicciotto ‘e mezzanotte), è stata sottoposta a sequestro.

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