La Procura dice no alla “discoteca” nel museo Madre

di Redazione

NAPOLI. La Procura di Napoli ha disposto il sequestro, soltanto nelle ore notturne, dalle 22 alle 6 del mattino, del museo “Madre” di Napoli.

Secondo la magistratura non ci sono tutti i requisiti necessari di sicurezza per poter ospitare in alcune sale del museo anche serate danzanti. Il museo, diretto da Edoardo Cicelyn, è al centro di una polemica da alcune settimane poiché viene utilizzato anche come “discoteca” e “ristorante”, in quest’ultimo caso anche nelle ore di chiusura regolare. La sera dello scorso 30 ottobre vi era stato un intervento dei vigili urbani che avevano interrotto una festa organizzata per Halloween, a cui erano presenti circa 700 persone paganti, e contestato al direttore della struttura la mancanza di autorizzazione amministrativa necessaria per praticare l’attività “extra” rispetto a quella relativa al museo.

Ma il direttore Cicelyn non si scoraggia e sottolinea che il provvedimento riguarda solo alcune sale del museo, per questo lui aprirà alla musica altre sale. Su Repubblica, in un articolo a firma di Ottavio Lucarelli, Cicelyn spiega: “Quella che realizziamo è un’opera d’arte nel senso che il Museo diventa uno strumento musicale. Questa è l’arte contemporanea. Se oggi infrango una legge del 1982 perché non mi hanno denunciato quando ho messo quattordici cavalli vivi, opera di Kounellis, nel palazzo del Madre? Questa è arte, non è roba per bacchettoni. ‘Madrenalina’ sarà aperta regolarmente per seicento giovani al prezzo dodici euro. Biglietto che comprende visita al museo, musica e consumazione alcolica o analcolica”.

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