A Napoli il “pezzotto” colpisce anche Saviano

di Antonio Taglialatela

NAPOLI. Come direbbero a Napoli: “I che pezzotto”. L’industria della falsificazione campana, quella di cui parla Roberto Saviano nel suo “Gomorra”, stavolta ha colpito proprio lo scrittore casertano.

La Guardia di Finanza di Napoli, infatti, ha sequestrato, in un’edicola nei pressi di via Foria, otto dvd del film “Gomorra”, confezionato in modo simile all’originale: custodia di plastica con locandina, disco con tanto di stampa “Gomorra” in rosa su sfondo nero, e addirittura il bollino Siae. Questi bollini, come accertato dai finanzieri del comando provinciale, sono stati staccati da una serie di dvd, riguardante un corso di ballo, da tempo ritirata dal mercato. L’edicolante non ha saputo giustificare la detenzione del materiale audiovisivo ritenendolo, anzi, “originale”. I finanzieri sono riusciti a risalire al fornitore dei dvd,nel quartiere di Forcella, dove, in un seminterrato, veniva scovato O.C., già noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di circa 2mila supporti audiovisivi, tra cui diverse copie di “Gomorra” ancora da confezionare. I controlli si sono allargati ad altre aree della città ma non sono state finora ritrovate copie illegali del film, a testimonianza che il fenomeno era da considerarsi limitato alle sole aree contigue a Forcella dove la duplicazione illegale di cd e dvd costituisce una delle principali fonti di reddito per la criminalità. Da sottolineare che per la versione “pirata” del film, i maestri del “pezzotto” hanno riservato ai clienti una piccola chicca: coprire i sottotitoli che interpretavano i dialoghi in napoletano, considerati “inutili” per il pubblico campano.

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