Scaringia: “Si approvi il Siad per attingere finanziamenti”

di Antonio Arduino

Vittorio ScaringiaAVERSA. Ventimilioni di euro. A tanto ammontano i finanziamenti stanziati dalla Comunità Europea e dalla Regione Campania per dare impulso al commercio nei centri storici urbani e in particolare in quelli più degradati.

Una buona parte potrebbe andare ai commercianti aversani. Sarebbe una manna specialmente per quelli i cui esercizi hanno sede in via Seggio dove, malgrado l’impegno profuso dall’amministrazione municipale che meno di un anno fa ha rinnovato il look dell’arteria, il degrado sembra avanzare a grandi passi. Tant’è che i negozi chiudono e le abitazioni si spopolano, desertificando letteralmente la zona. Eppure, fino ad oggi, nessuno prova a chiedere quei fondi che saranno disponibili fino all’ormai prossimo 31 dicembre.

Perché? Lo abbiamo chiesto al presidente dell’associazione “Le Botteghe del Seggio”, Vittorio Scaringia, che riunisce i commercianti con esercizio in via Seggio e via Sanfelice. “Perché l’Amministrazione comunale che pure è una amministrazione amica, essendo stata supportata anche dai commercianti, – dice Scaringia – non si decide ad approvare il Siad, lo strumento amministrativo destinato a vitalizzare le attività produttive cittadine, che è pronto dal 29 settembre”. “Da quella data poteva essere sottoposto all’approvazione degli organi regionali competenti che non avrebbero problemi a dare il via libera. Perché – ricorda – grazie all’interessamento dell’ex assessore tecnico Vincenzo Sagliocco hanno già valutato, in via ufficiosa, le correzioni apportate al progetto iniziale, chieste dalla stessa Regione alla prima presentazione dell’atto, esprimendo parere favorevole”. “E Se il parere favorevole al Siad arrivasse in maniera ufficiale – sottolinea il presidente dei commercianti di via Seggio-Sanfelice – l’Amministrazione potrebbe adottarlo e i commercianti potrebbero attingere ai fondi erogati da Regione e Comunità Europea. Ma occorre che si faccia in fretta, per chiedere i contributi c’è tempo solo fino al 31 dicembre 2008”.

Itempi, quindi, ci sarebbero ancora. E allora perché il piano non viene trasmesso agli uffici regionali? “Probabilmente – aggiunge Scaringia – perché si aspetta che vengano realizzati centri per la media distribuzione che con l’approvazione del Siad non potrebbero più nascere. Non vedo altra spiegazione possibile. Perché – conclude – senza Siad, niente finanziamenti”. Dunque, per il commercio aversano l’approvazione del Siad sarebbe estremamente importante e allora se una Amministrazione mette a rischio finanziamenti di questa importanza qualche spiegazione deve darla.

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