Rifiuti, il Consiglio approva la privatizzazione

di Redazione

La sala consiliare di AversaAVERSA. Per coloro che avessero ancora qualche dubbio confermiamo che ad Aversa chi prende ogni decisione in merito all’andamento della città è un piccolo, ma piccolo, numero di uomini.

Ieri sera, in una seduta del consiglio comunale lunga quasi sei ore, si è dato il via libera ufficiale all’espletamento di una maxi gara d’appalto per scegliere la ditta privata che si occuperà della raccolta dei rifiuti solidi urbani. In subordine a tale scelta ci sarebbe stata quella della ditta “municipalizzata”, una società (anche intercomunale, cioè formata da più comuni) a totale capitale pubblico che garantisse alla città una soluzione terminale all’emergenza rifiuti. Proprio su questo importante punto, maggioranza ed opposizione, da giorni, si danno battaglia su tutti i fronti. Ma bisogna essere chiari, e con chiarezza specificare che, in tale presa di posizione da parte dell’amministrazione Ciaramella, niente è stato lasciato al caso, o meglio dire alla discussione politica. Il sindaco ha portato in aula, e quindi all’approvazione dell’intera assise, un progetto (la privatizzazione del servizio) già deciso a tavolino. Il confronto con l’avversa parte politica, nei giorni precedenti all’Assise, c’è stato, vero, ma solo per informare dell’avvenuta presa di posizione da parte della maggioranza di governo. Ora, premesso che lo sterile dissenso degli “ultimi naufraghi superstiti”, Gatto e Peppe Stabile, non ha sortito alcun effetto, almeno bisogna segnalare che loro erano presenti. In particolare, ad oggi, il consigliere indipendente Stabile è l’unico a condurre le redini della protesta ai diktat espressi dalla maggioranza. Gli altri tre? Assenti o astenuti. Da domani, quindi, si passerà a redigere il capitolato d’appalto della gara che vedrà una ditta privata occuparsi dei rifiuti nella città di Aversa. Ma alcune domande ce le poniamo. Cosa accadrà se improvvisamene la ditta vincitrice dovesse risultare inadempiente? Rescinderemo il contratto, e, nelle more dell’espletamento di una neo gara (almeno un mese), i rifiuti giaceranno per strada? Quindi, nessuna continuità, si ritornerebbe punto e a capo. Ed allora, caro sindaco Ciaramella, non sarebbe stato meglio, a titolo di quella stessa continuità di lavoro, creare un’azienda municipalizzata che, in caso di responsabilità oggettiva, avrebbe fatto capo alla sua amministrazione?

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