Rifiuti, Cecere propone commissione di controllo qualità

di Raffaele De Biase

Amedeo CecereAVERSA. Il consigliere del Ps, Amedeo Cecere, a nome del suo partito, in merito alla scelta di affidare ad una società privata la raccolta rifiuti, propone una commissione di controllo della qualità del servizio.

“Noi socialisti – afferma Cecere – sollecitiamo il sindaco e la maggioranza a far sì che prima nel capitolato e poi nel contratto che si stipulerà, sia dato grande spazio al controllo dell’efficienza e dell’efficacia del servizio. Occorre, pertanto, una commissione di controllo della qualità del servizio che sia diretta emanazione del consiglio comunale e delle associazioni presenti sul territorio. Proponiamo, inoltre, un sistema di rilevazione quadrimestrale della qualità del servizio mediante questionari compilati dai cittadini con la previsione di gravi penali in caso di inadempienze”.

Cecere poi affronta i criteri contenuti nel cosiddetto “decreto Bertolaso”, citando il rapporto malattie/discariche. “Lo studio epidemiologico cosiddetto ‘Bertolaso 2’ ha chiaramente dimostrato che nell’agro aversano c’è una correlazione netta tra insorgenza di tumori e distanza di residenza da discariche di rifiuti. Quindi la questione-rifiuti non influenza solo la qualità della nostra vita ma è un fattore determinante anche la quantità della nostra vita. Molti analisti di economia affermano che la questione-rifiuti sta influenzando negativamente le attività economiche del’agro aversano. Un esempio tra tutti: la caduta del mercato della mozzarella per la diossina. Com’è ovvio che sia, il permanere della mancata soluzione al problema dello smaltimento rifiuti, consuma anche gli ultimi residui di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini aversani”.

Il socialista dichiara di comprendere che la questione-rifiuti ha cause multifattoriali e che vi sono coinvolti livelli politici nazionali, regionali e provinciali, “tuttavia – sottolinea – il sindaco Ciaramella e la sua maggioranza portano per intero la responsabilità di non aver fatto nulla, assolutamente nulla di concreto fino ad oggi su questo argomento, vuoi perché distratti dalla vessata quaestio tra giunta politica e giunta tecnica, vuoi perché ‘persi’ nelle faide interne per la nomina di questo o quell’assessore e per accaparrarsi questa o quella delega, più o meno succulenta. Di fatto, – continua Cecere – dal decreto Prodi della fine del 2007 fino ad oggi, nessuno può citare un concreto provvedimento adottato da questa giunta o discusso da questa maggioranza sulla questione rifiuti se non la nomina imposta per decreto di un esperto per realizzare il pano per la raccolta differenziata. Anzi, probabilmente la consapevolezza di questa pochezza deve essere molto forte, tanto che il presidente del Consiglio, espressione della maggioranza di centrodestra, si è recentemente rifiutato di confrontarsi in un consiglio aperto richiesto dai cittadini. Si è preferito partecipare ad un dibattito-passerella che ha forse dato spazio a qualcuno alla ricerca di visibilità, ma che niente di positivo ha portato per la questione smaltimento rifiuti”.

Secondo Cecere, il lavoro più propizio che l’opposizione di centrosinistra può fare “non è chiedere le dimissioni del sindaco ma informare continuamente la pubblica opinione cittadina dell’incapacità amministrativa di questa maggioranza rispetto ad una questione grave come quella dei rifiuti. Sono sicuro che se riusciremo a raccontare alla città questo assoluto vuoto amministrativo, saranno gli stessi elettori di centrodestra a cambiare posizione”.

E sulla scelta della privatizzazione del servizio, Cecere dichiara che i socialisti sarebbero stati anche favorevoli alla scelta della maggioranza, anche perché appare quella più rapida, meno farraginosa e probabilmente più trasparente, visto che nella circolare di Bertolaso si fa esplicito riferimento ad un stazione appaltante a livello di Prefettura. Tuttavia, il consigliere si è astenuto per due motivi: “Primo, nei giorni scorsi abbiamo appreso che la maggioranza, dopo un’ampia discussione, o meglio dopo profondi scontri tra i fautori della municipalizzata ed i fautori della società mista, si è schierata per appaltare il servizio di smaltimento dei rifiuti con un bando di concorso di livello internazionale. Quindi, la scelta è semplicemente un punto di equilibrio politico all’interno della maggioranza. Secondo, non si può affermare di coinvolgere la minoranza portando alla conferenza dei capigruppo una scelta già bella e confezionata”.

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