Question Time, Santulli passa la mano

di Antonio Arduino

Lello Santulli AVERSA. Dopo le affermazioni del sindaco Ciaramella che avrebbe ipotizzato una “gestione municipale” dell’iniziativa nata come momento di pubblico incontro tra amministratori e cittadini, …

… finalizzato a far conoscere a sindaco e giunta problemi di vita quotidiana particolarmente sentiti ma poco trattati o completamente ignorati, motivando la necessità di cambiamento con la poco aderenza all’idea originaria di alcuni dei temi proposti per le ultime udienze, il noto avvocato aversano Lello Santulli che ha trasferito, con opportune modifiche, il Qt dai banchi del parlamento alla sala consiliare si dichiara pronto ad uscire di scena.

“Il Question time – scrive Santulli, ufficializzando in una nota stampa il suo pensiero – strumento di autentica democrazia diretta, mutuato dalla Camera dei Deputati, ha incontrato l’immediato consenso del Sindaco, dei Cittadini e dei Giornalisti di tutte le testate che hanno assiduamente partecipato alle udienze con senso critico e stimoli di ogni genere e, soprattutto, senza fare sconti a nessuno. Considerato, così, il fisiologico pluralismo delle idee e delle ideologie, basterebbe questa originale e – per qualche verso – anomala collegialità di intelletti qualificati a conferire al Question Time la legittimazione ad esistere”.

“Gli scettici – continua la nota – e i gufatori hanno dovuto riconoscere loro malgrado, forse, la meravigliosa ‘ratio’ di avvicinare ‘de visu et de corpore’ il Cittadino al Potere: il primo che, finalmente, guarda in faccia al suo amministratore, lo scruta, lo incalza con le domande e con le repliche e che, addirittura, ha l’ultima parola in un intenso dialogo, con la certezza di essere l’autentico ed essenziale protagonista di una cosa ‘terribilmente’ seria, certezza che gli fa superare la timidezza da microfono e da platea”.

“Trattasi, tuttavia – osserva Santulli – di uno schema non rigido che, nel non breve “iter”, infatti, ha prodotto altre interessanti esperienze”. “Orbene – prosegue l’avvocato – il Sindaco nella persona di Domenico Ciaramella ha recentemente dichiarato che detto istituto va conservato e garantito, ma trasformato nelle sue modalità di attuazione cosicché diventi uno strumento amministrativo ufficiale della città e non iniziativa di un singolo, basta quindi alla proposizione di udienze di sapore politico perché tese a valutare l’operato della giunta e del sindaco. Replico ok per un Question Time istituzionale, ma pollice verso alla mordacchia. Comunque: Auguri!”. “Per quanto mi riguarda – conclude – esco, di scena”.

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