Progetto “salva utero” alla Clinica San Paolo

di Redazione

 AVERSA. Al via nella casa di Cura san Paolo di Aversa il “Progetto salva utero”.

L’iniziativa nasce dalla necessità di curare i disturbi prodotti dalle variazioni del flusso mestruale che rappresentano uno dei problemi ginecologici più frequenti nelle donne in età premenopausale. Patologie trattate in passato con risultati che spesso costringevano all’intervento demolitivo e mutilante di isterectomia. Intervento che grazie allo sviluppo delle tecniche endoscopiche oggi si può evitare salvando l’utero, così da consentire alla paziente una vita normale. Naturalmente c’è necessità di essere messi a conoscenza delle tecniche e di essere in grado di attuarle con precisione e competenza. E’ quanto si propone il “Progetto salva utero” avviato da circa un decennio da Giampiero Gubbini di Bologna, direttore dei tanti centri Me-Stop (Menometrorragia-Stop) operativi nella penisola, uno dei quali, da oggi, sarà presente anche ad Aversa, nella Casa di Cura San Paolo, grazie all’iniziativa degli specialisti Bruno Arduino e Francesco Giovinazzi. In collaborazione con la scuola di endoscopia interventistica dell’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro della cattedra di Ginecologia Ostetricia diretta da Fulvio Zullo, della casa di cura “Villa Toniolo” di Bologna diretta da Giampiero Gubbini e del settore ginecologico della casa di cura San Paolo di Aversa diretta da Domenico Ventriglia, i due specialisti hanno dato il via ad un corso teorico pratico di Isteroscopia e resettoscopia destinato a formare super specialisti nel trattamento conservativo delle menometrorragie. Il corso,che è a numero chiuso, avrà cadenza annuale e formerà un massimo di dieci specialisti.

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