Parco Pozzi, interviene il vicesindaco De Chiara

di Nicola Rosselli
Nicola De ChiaraAVERSA. Ciclomotori che scorazzano
indisturbati, bagni nuovamente chiusi, aiuole abbandonate ai ragazzini che le
utilizzano come campo di calcio, lavori all’area perimetrale che vanno avanti a
singhiozzo.

Ed ora la potatura radicale di piante ed alberi ridotte a poco più
di pali senza alcun ramo. Insomma, il degrado sembra albergare sempre più nel
Parco Pozzi. L’ex campo profughi, come affettuosamente lo chiamano ancora gli
aversani, sembra non riuscire a venir fuori da una fase calante che non ha fine.
“Noi pensionati – afferma Nicola B., 71 anni, – siamo sempre più emarginati. Non ci è
possibile nemmeno passeggiare in pace. La vigilanza è stata una meteora. Il
parco Pozzi è in balia di se stesso, sia dal punto di vista della sicurezza che
da quello del rilassamento, del riposo. I vigili non ci sono più e da tempo
centauri camminano indisturbati per i viali ed altrettanto indisturbati i
ragazzi distruggono le aiuole giocando a calcio”. “Non solo, questo ma anche

– continua Francesco S., 73 anni,
appartenente allo stesso capannello di anziani – la chiusura dei servizi igienici ci ha penalizzato non poco. Tutti
sanno che abbiamo i nostri problemi. Inoltre, in questi giorni si sta
effettuando una potatura degli alberi. Ben venga questa potatura, ma gli addetti
al servizio ne stanno effettuando una radicale. Non siamo degli esperti, ma
siamo perplessi per come il taglio sta procedendo e vorremmo che della vicenda
fossero interessate anche le associazioni ambientaliste”
. E, a proposito di
quest’ultime, il loro silenzio sull’argomento parco Pozzi in questi ultimi mesi
è assordante.

Da
parte sua, l’assessore al verde pubblico, nonché vicesindaco, Nicola De Chiara sull’argomento “ex
campo profughi” afferma: “Mi sto preoccupando
della problematica, in particolare dei pini secolari del parco Pozzi che
insistono su via Andreozzi. Per questo ho intenzione di chiedere aiuto al
settore agricoltura della Regione Campania affinché mi metta a disposizione
degli agronomi fitopatologi in grado definitivamente di accertare lo stato di salute
di questi alberi che fanno paura a moltissimi cittadini data la grande mole. Ma
devo dire che anche nel parco Pozzi un’apposita squadra sta lavorando al
meglio, intervenendo proprio in questi giorni sulle numerose querce presenti
all’interno della grande area verde e mettendo in atto un alleggerimento delle
chiome che mettevano in pericolo l’incolumità dei avventori”.

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