Russo critica la situazione amministrativa e lancia proposte

di Redazione

Nicola Russo TRENTOLA DUCENTA. “Il comune di Trentola Ducenta si sta sempre più caratterizzando come zona contagiosa di una malattia strana che produce dei profondi scompensi al corretto funzionamento del sistema”.

Così esordisce l’assessore Nicola Russo in un dura critica sulla situazione politico-amministrativa della cittadina. “Tale malattia sembra aver contagiato tutti, assessori, consiglieri, dirigenti, impiegati, consulenti esterni, e perfino semplici cittadini che non hanno nessuna funzione pubblica ma che frequentano assiduamente la casa comunale. Ognuno delle citate figure si sente in diritto di operare e svolgere funzioni che non sono di propria prerogativa e soprattutto emerge una spiccata propensione al mancato rispetto delle regole. Quanto sta accadendo trae origine da una carenza di base nell’organizzazione della macchina comunale alla quale l’attuale amministrazione non ha saputo ancora dare risposta. Le carenze evidenziate sono di molteplice natura (politiche, gestionali, relazionali ecc.) ma sono così gravi che imbrigliano la macchina comunale facendola camminare solo per inerzia e vanificando gli sforzi di quell’esiguo numero di volenterosi che remano nella giusta direzione. Io penso che ognuno, per quanto di competenza, debba assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo, pero ritengo pure che la parte politica di maggioranza non possa più aspettare”.

E qui per Russo è necessario “mettere in campo una serie di interventi che riallineano l’azione amministrativa alla proposta programmatica evidenziata nel programma amministrativo presentato. Il primo di questa serie di interventi deve riguardare assolutamente la riorganizzazione delle risorse umane, come la revisione totale degli assetti dirigenziali e settoriali, la creazione di una figura di coordinamento delle aree, e la revisione della struttura organizzativa dei Lsu. Infatti, solo se incomincerà a correre con le proprie forze la macchina comunale potrà diventare un’efficiente strumento attraverso il quale sarà possibile perseguire gli obiettivi programmatici. Non bisogna dimenticare che la casa comunale deve erogare servizi di qualità, deve informare e formare i cittadini sulle opportunità sui diritti e sui doveri, deve cioè elevarsi a punto di riferimento per l’intera cittadinanza. Una seria riflessione su questi temi và sicuramente aperta, perché oltre a non discutere, dibattere, affrontare e vincere queste sfide ci perdiamo sempre di più in discussioni sterili e venali che portano semplicemente al rigetto del cittadino verso la politica. I cittadini che ci hanno votato hanno creduto in noi, nelle nostre proposte di cambiamento ma stanno perdendo perfino la speranza che possa cambiare qualcosa. Occorrono dei segnali forti, inequivocabili per recuperare la fiducia della gente altrimenti saremo tutti sconfitti perché non esistono vie di fuga da questa avventura i meriti o i demeriti, saranno comunque imputati a tutti. Bisogna mettere in campo una strategia decisionista senza paura di sbagliare, dobbiamo affrontare tutte le questioni irrisolte e portarle a compimento, assumendocene la responsabilità senza più tergiversare non abbiamo poi tanto tempo, i cinque anni passano in fretta”.

Per quanto riguarda alcuni aspetti legati a possibili economie praticabili a breve nell’Ente ed accennate da alcuni consiglieri attraverso comunicazioni a mezzo stampa, Russo si dice “d’accordo sulla riduzione delle aree dirigenziali, anzi ritengo che tante aree non hanno motivo di esistere e quando metteremo mano alla pianta organica sicuramente apriremo un’ampia discussione in merito. Nel frattempo, però, si potrebbe fare economia elargendo gli incentivi agli attuali dirigenti solo ed esclusivamente se raggiungeranno gli obiettivi prefissati”. “Un’altra consistente economia – secondo l’assessore – si potrebbe fare congelando la nomina del Difensore civico, considerato che la cittadinanza non vede di buon occhio tale figura perché ha dovuto sobbarcarsi, per anni, gli oneri di un lauto stipendio senza ricevere nessun beneficio in cambio”.

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