Nuovo segretario comunale, scontro Perrotta-Papa

di Redazione

SuccivoSUCCIVO. Il sindaco Franco Papa presenta all’assemblea cittadina il nuovo segretario comunale, ma scatena le ire dell’opposizione.

Sotto accusa finisce l’incarico di direttore generale che il primo cittadino ha conferito al neo segretario, il dottor Franco Natale. A sollevare la questione è stato il consigliere Salvatore Perrotta, esponente del Pdl e membro dello schieramento di minoranza. Stando alle argomentazioni addotte da Perrotta, il Comune di Succivo, essendo al disotto dei 15 mila abitanti, non può nominare un direttore generale sempre che non lo faccia in associazione con altri Comuni. “Lo spirito della legge – ha spiegato Perrotta – è di evitare aggravi di costi per i piccoli enti. Il neo segretario, il dottor Natale, è una persona squisita, preparata e competente, siamo soddisfatti della scelta anche perché ci sembra la persona giusta per portare ordine in un ente che ha urgente bisogno di una riorganizzazione e messa appunto della macchina amministrativa. Tuttavia – ha aggiunto – riteniamo infelice la decisione del sindaco di affidargli anche l’incarico di direttore generale, perché, al di là dei maggiori oneri che dovrà sostenere l’ente locale, calcolabili tra i 10 mila e i 15 mila euro l’anno, la cosa non è consentita dalle norme. Volendo l’amministrazione comunale dotarsi di un direttore generale – ha concluso Perrotta – dovrebbe farlo in associazione con altri Comuni. In questo modo si eviterebbe ulteriore spreco di danaro pubblico”.

Un attacco ritenuto strumentale da parte del sindaco Papa: “Sembra strano – ha ribattuto Papa – che proprio adesso che abbiamo trovato una persona seria, preparata, per nulla veniale e all’altezza del compito, arrivi da parte dell’opposizione e in particolare del consigliere Perrotta un ostruzionismo incomprensibile. Dico questo – ha sottolineato il primo cittadino – poiché anche al precedente segretario comunale, il dottor Lorenzo Capuano, avevo affidato l’incarico di direttore generale senza che nessuno avesse avuto da ridire. Invece – ha chiosato – oggi che ci apprestiamo a smantellare altarini, posizioni di privilegio e vecchie incrostazioni all’interno dell’apparato comunale, anziché avere il sostegno della minoranza ci troviamo al muro contro muro”.

Dal Corriere di Caserta (di Stefano Verde)

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