Luongo (Pdl): “Il territorio è a rischio cementificazione”

di Redazione

Bartolomeo LuongoSUCCIVO. “L’assetto urbanistico di Succivo è a rischio”. Questa è stata la reazione di Bartolomeo Luongo, esponente del Pdl e capogruppo dell’opposizione, quando in Consiglio Comunale non si è trovato tra i punti all’ordine del giorno una richiesta di cambio di destinazione d’uso di un terreno agricolo.

“Nella conferenza dei Capigruppo – ha esordito Luongo – si era deciso di inserire il cambio di destinazione di un suolo agricolo, praticamente una vera e propria variante al Prg, nell’ordine del giorno, poi prima del Consiglio Comunale con un blitz l’argomento è sparito. Una situazione che ci preoccupa ,– ha sottolineato– si tratta di una scelta che potrebbe mette a repentaglio la salvaguardia del territorio”.

Invece, secondo la maggioranza l’argomento è stato sottratto alla discussione, poiché la materia non era di competenza dell’assemblea cittadina, ma del dirigente del settore urbanistica. Per cui la discussione in Consiglio poteva passare come una ingerenza della politica nell’applicazione delle regole urbanistiche. Luongo, però è di diverso parere: “Spetta alla politica e non al tecnico – ha continuato il capogruppo del Pdl – valutare mutamenti urbanistici irreversibili del nostro territorio. Il cambio di destinazione d’uso di un terreno agricolo è un fatto eccezionale e rappresenta una variante allo strumento urbanistico pertanto va sottoposto all’attenzione dell’assise cittadina. Altrimenti – ha aggiunto – rischiamo che il nostro territorio venga depredato, come è successo ad Orta di Atella, da colate di cemento selvaggio”.

Insomma, Luongo, contesta soprattutto il metodo, anche se non nasconde di annusare puzza di bruciato: “Se passa il fatto che i cambi di destinazione di un suolo diventano ad appannaggio esclusivo dei dirigenti comunali – ha evidenziato – si crea un precedente pericoloso e si priva la politica di quel potere di impulso e allo stesso tempo di controllo che quotidianamente si dovrebbe effettuare sull’operato dei dipendenti comunali”.

Infine, Luongo chiama in causa le associazioni ambientaliste: “Gli amici di Legambiente – ha aggiunto – della Vite e il pioppo, sono rimasti a fare passerelle nei paesi viciniori su tematiche come quelle della puzza nell’aria. Forse dovrebbero pensare un pò di piu al territorio succivese, del resto gli ambientalisti sono loro, non io. In merito poi sarei curioso di sapere cosa ne pensa l’Udc, l’Arci e i vari soggetti associativi locali”.

Ma la risposta di Legambiente non si è lasciata attendere: “Vogliamo dire al consigliere Luongo – ha dichiarato Francesco Pascale, membro di Legambiente – che alle passerelle non ci pensiamo proprio, forse proprio in urbanistica siamo stati gli unici a fare qualcosa. Basti guardare al vincolo sul Casale di Teverolaccio. Poi tutti devono occuparsi di ambiente, pertanto invito Luongo denunciare eventuali abusi agli organi competenti”.

dal Corriere di Caserta (di Stefano Verde)

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