Ex 3M, i lavoratori presidiano Viale Carlo III^

di Redazione

Gabriele ZitielloSAN MARCO EVANGELISTA. Non c’è pace per i lavoratori della ex 3M. Dopo mesi e mesi di trattative a qualsiasi livello, sfociate nella sottoscrizione di un protocollo d’intesa presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, le maestranze della ex 3M sono scese nuovamente in strada chiedendo il rispetto degli accordi sottoscritti a livello nazionale, …

… il pagamento delle spettanze arretrate, vale a dire 13 mesi di cassa integrazione (in pratica tutto il 2008 e parte del 2007). Ieri mattina, per il terzo giorno consecutivo, i lavoratori dell’Itp, Basic e Bioplastiche presidiano l’unico cancello d’ingresso della ex 3M, impedendo, di fatto, l’ingresso delle merci della Bst, l’azienda di 70 dipendenti che produce nastri colorati, film e adesivi di plastica. Non entrando le merci non possono lavorare e da stamattina potrebbe chiudere l’attività. Tutto ciò sta creando anche un ingorgo alla viabilità ordinaria del viale Carlo III^.

Un gruppo di lavoratori, unitamente ad alcuni esponenti sindacali si sono incontrati con il sindaco di San Marco Evangelista, Gabriele Zitiello, al quale hanno esposto le ragioni delle proteste ed un autorevole intervento verso la Prefettura ed il Ministero per lo Sviluppo Economico. Al termine dell’incontro, il sindaco ha scritto al Prefetto di Caserta chiedendo da farsi parte attiva nel chiedere una convocazione “ad horas” con i rappresentanti ministeriali, la Regione Campania, la Provincia, il Comune di San Marco Evangelista, la Itp, la Basic, ed il dottor Davide Franco, curatore giudiziario. La situazione è di nuovo tesa. Un gruppo di lavoratori, accompagnati anche da esponenti sindacali, fra cui Livio Marrocco dell’Ugl di Caserta, hanno preso parte alla trattativa con il dirigente dottor Castano che si è conclusa verso le 14.30 di ieri. Nel corso dell’incontro è venuto fuori, a sorpresa, che vi è un altro acquirente, la “Cooperativa Spartacus” che vorrebbe subentrare nella cessione del ramo d’azienda della Basic. Chi siano gli imprenditori non è noto. La situazione è tesa. Il Tribunale di Roma, stante la lite giudiziaria attualmente in atto fra il dottor Petti e l’ex socio, non può sbloccare il pagamento della cassa integrazione. Stante così le cose, i circa 150 lavoratori della Itp, Basic e Bioplastiche non lasceranno il presidio almeno sino a quando non verranno garantiti i pagamenti di almeno due mensilità della cassa integrazione. I soldi potrebbero essere già disponibili, ma ci vuole un gesto di buona volontà fra gli ex soci della Itp. In mancanza nessuna merce destinata alla Bst, azienda che non ha nulla a che vedere con la ex 3M, sarà costretta a mandare a casa i lavoratori. Termine ultimo per il pagamento delle spettanze ancora quarantotto ore.

Lo scorso mese di luglio nel corso di un incontro con il Ministero, il sindaco Zitiello, in perfetta sintonia con l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Capobianco, ribadì ancora una volta che “quell’area resta industriale. Posso dire fin da ora che è intenzione di questa Amministrazione comunale di non procedere ad alcuna modifica della destinazione d’uso dell’area ex 3M che è e deve rimanere occasione di sviluppo industriale per San Marco e per l’intera provincia”. Dunque, Zitiello, che sin dal giorno del suo insediamento ha preso in mano le redini della problematica, è intenzionato a portare in porto il percorso avviato con la firma del protocollo dell’Accordo di Programma dell’aprile scorso.

All’incontro di Roma partecipò anche l’assessore provinciale Capobianco. “Con la Provincia, ed in particolare con l’assessore Capobianco – ha proseguito Zitiello – siamo in perfetta sintonia d’intenti. Il risultato raggiunto con l’incontro al Ministero, di ‘blindare’ quanto già avviato e proseguire nel percorso avviato con il fondamentale Accordo di Programma, conferma l’intenzione del Comune e della Provincia, così come della Regione Campania e dello stesso dirigente del ministero, il dottor Castano, di fare tutto quanto nelle nostre competenze perché quell’Accordo non rimanga lettera morta ma, al contrario, rappresenti la svolta per una sana politica di sviluppo industriale per l’intera area. Ci sono duecento famiglie di lavoratori – disse Zitiello – a cui dar conto e la mia Amministrazione non intende certo tirarsi indietro rispetto agli impegni assunti già in campagna elettorale: non siamo disposti a lasciare che il nostro territorio sia oggetto di appetiti speculativi. Prendiamo atto delle difficoltà che derivano dalla controversia giudiziaria sulla proprietà dell’area ma sia ben chiaro che questo non può diventare, e non consentirò che lo diventi, l’alibi per fare passi indietro rispetto al percorso già avviato. Il rispetto dell’Accordo di Programma resta obiettivo primario e ribadiamo in maniera netta ed inequivocabile che non consentiremo alcuna modifica della destinazione d’uso di quell’area”.

L’accordo nazionale del 2007 avrebbe dovuto portare alla realizzazione di un condominio produttivo in un’area di circa 140mila metri quadrati a San Marco Evangelista. Questo condominio è rappresentato da tre inquilini: la Itp, la Basic Essence e la Bioplastiche. La firma del 20 maggio 2007 rappresenta, quindi, la piena condivisione dei termini dell’accordo avvenuto al tavolo romano fra Ministero, Regione, Provincia, comuni interessati, sindacati e Confindustria Caserta.

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