Scuola Media diventa Comprensivo senza incorrere nel “taglia-Gelmini”

di Redazione

scuolaSAN MARCELLINO. Colpo di genio a San Marcellino, dove la locale Scuola Media Media Statale “Leonardo da Vinci” correva il serio pericolo, in verità già era inserita nell’elenco nazionale, di essere accorpata ad un’altra scuola.

Motivo: quello di non raggiungere i 500 alunni. Infatti, nella stessa scuola proprio per questo anno scolastico 2008/2009 la “forza alunni” è di poco superiore ai 460 alunni. Il destino era quindi segnato, via preside e segretario ed accorpamento con un’altra scuola. Ma la fame, si sa, aguzza l’ingegno, ed ecco uscire dal cilindro una soluzione che in un solo colpo ha salvato capra e cavoli.

AllaScuola Media, infatti, si ammette uno dei plessi dell’attuale Direzione Didattica di San Marcellino (che di alunni ne ha ben 1100), il Plesso “Scalo”, poco più di una ottantina di scolari e la forza dei numeri supera il fatico traguardo dei 500 alunni. Nasce con un accordo già siglato in Regione Campania, una Conferenza dei Servizi e con una apposita delibera di Giunta Comunale, la proposta istitutiva dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di San Marcellino di Scuola Media ed Elementare Statali.

Una soluzione alla quale ha guardato con attenzione anche l’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Caserta, ma anche una formula che cerca di meglio rimodellare l’offerta scolastica nell’intera area comunale, con un occhio rivolto anche al futuro che dovrebbe essere molto attento sia alla fuga di iscrizioni dalla stessa Scuola Media (tanti i sanmarcellinesi che si iscrivono a scuole della vicina Aversa di Trentola Ducenta e di Frignano), che al mantenimento di una platea scolastica alla quale proporre un’offerta formativa forte e qualitativamente valida. In Italia il problema verificatosi a San Marcellino è più che forte.

Nella sola Regione Piemonte dovrebbero essere 816 scuole a fondersi, nell’intera penisola circa il 24% delle Scuole oggi in attività è al disotto del fatidico numero di 500 alunni e tra l’altro c’è da considerare che il 72% dei Comuni italiani ha una popolazione totale al di sotto dei 5000 abitanti, quindi per tantissimi comuni raggiungere il traguardo sarà pressocchè impossibile. I tagli sono stati però imposti dalla Legge Finanziaria emanata dal Ministro Giulio Tremonti, l’ormai famigerata “Legge 133” che all’articolo 64 pone l’obiettivo sul mondo della scuola. 843.040 insegnanti in servizio su 10.760 istituti, distribuiti in 41.862 scuole (quindi plessi, sedi centrali, sedi distaccate, succursali). In queste scuole nel breve giro di qualche anno secondo i dettami inseriti nel Decreto Legge 154, che però forse per distrarre l’attenzione parla di “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazione contabile con le autonomie locali”, bisogna accorpare quelle con meno di 500 alunni, avere dei range per ogni scuola con una popolazione tra 500 e 900 alunni e tagliare ben 87.000 cattedre, oltre al personale amministrativo.

E’ poi arrivato il “Piano di dimensionamento della rete scolastica” a firma del Ministro Mariastella Gelmini, che impone alla Regioni di stilare i nuovi elenchi, nel rispetto della legge, delle scuole da accorpare, pena il sollevamento dall’incarico degli Assessorati inadempienti entro i primi giorni di dicembre. Nel tutto non si parla però di cosa fare per le scuole sovradimensionate, che dovrebbero a rigor di logica dividersi in scuole più piccole, al di sotto dei 900 alunni.

Quindi, paradossalmente, a San Marcellino potrebbe accadere che al posto di avere una sola scuola che poteva nascere dalla fusione tra Media e Direzione Didattica ne nascono due, ma forse potranno diventare tre, visto che la Direzione Didattica comunque è sovradimensionata oltre il fatidico numero di 900 alunni, e quindi dovrebbe dar vita ad una seconda Scuola Elementare. Storie incredibili della nostra Italia.

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