La Lega propone permesso di soggiorno “a punti”

di Redazione

ROMA. Il permesso di soggiorno come la patente di guida, cioè “a punti”. E’ l’idea avanzata in un emendamento al ddl sicurezza presentato dai senatori della Lega Nord.

In una conferenza stampa, il capogruppo dei senatori del Carroccio, Federico Bricolo, la vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, e i senatori Sandro Mazzatorta, Gianpaolo Vallardi e Lorenzo Bodega hanno spiegato i dettagli della proposta. “Chi si integra nella società italiana aumenterà il proprio punteggio, chi invece viola le leggi perderà punti fino ad esaurimento”.

Ma l’emendamento prevede anche matrimoni misti più difficili, con la modifica di alcune norme del Codice civile, ossia non consentire il matrimonio ad immigrati che non abbiano prima ottenuto il permesso di soggiorno, e referendum comunali relativi alla costruzione di edifici di culto per confessioni religiose che non hanno stipulato intese con lo Stato. Inoltre, pene più pesanti per chi commette i reati di violazione di domicilio, furto e rapina, soprattutto quando tali reati sono associati a violenza sulle cose, sulle persone o anche solo a minacce. In questo caso, l’emendamento della Lega prevede di fissare la sanzione pecuniaria al massimo consentito dalla legge.

Prevista, inoltre, l’istituzione di un Fondo per aiutare gli immigrati nei loro Paesi d’origine. Il “Fondo per la prevenzione dei flussi migratori”, istituito presso il ministero degli Esteri, è finalizzato nelle intenzioni della Lega al finanziamento di progetti di cooperazione e dovrebbe essere finanziato con la metà del contributo fisso (100 euro) chiesto per le istanze o dichiarazioni relative alla cittadinanza, nonché per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno.

Un’idea che viene definita “bizzarra” dal Pd. “Il permesso di soggiorno va a chi ne ha diritto”, afferma il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, per il quale “sarebbe ora di pensare anche alla prevenzione dei reati e non insistere soltanto sulle pene”.

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