Pineta Grande, i sindacati: “Impensabile chiusura Pronto Soccorso”

di Redazione

 CASTELVOLTURNO. Questa mattina, presso la Clinica Pineta Grande di Castelvolturno si è tenuta la manifestazione dei 400 dipendenti della struttura sanitaria, medici compresi, coadiuvati dai rappresentanti sindacali delle Segreterie Provinciali e Regionali di Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica, Comparto Sanità.

Presenti per le segreterie provinciali, Umberto Pugliese e Maria De Marco per la Cgil Fp, Rino Brignola, Nicola Cristiani e Nando Fiore per la Cisl Fp, Paolo Diana per la Uil Fpl. Le Segreterie Regionali sono state rappresentate dai Segretari Savio, Baratto e Autorino. Il corteo dei dipendenti partito dalla clinica ha raggiunto la casa comunale di Castelvolturno, attesi dal Primo Cittadino Nuzzo e dai consiglieri comunali. Nel corso dell’incontro unanimità è stata espressa sulla necessità di una struttura quale quella di Pineta Grande: impensabile chiuderne il Pronto Soccorso, unico esistente nell’intera area del litorale domitio. Con forza si è manifestato l’impegno a che la casa di cura continui ad erogare prestazioni di eccellenza, tanto da diventare un punto di riferimento non solo per il territorio provinciale ma finanche per quello regionale. Applauditissimo l’intervento del Presidente della clinica e Presidente dell’Aiop Vincenzo Schiavone che ha rassicurato sindacati e lavoratori sul mantenimento dei livelli occupazionali: “Siamo tutti sulla stessa barca – ha affermato Schiavone – nessuno qui verrà mai licenziato”. Il Presidente del Comune di Castelvolturno intanto ha comunicato che già nella prossima seduta comunale di mercoledì, adotterà una deliberazione a sostegno della contingente condizione di Pineta Grande. Previsto anche, nei prossimi giorni, un incontro – si spera – risolutivo con il Presidente della Regione Antonio Bassolino. Gradito anche l’intervento di Aldo Baratto, Segretario Generale Comparto sanità della Cisl Fp, che ha parlato a nome dei tre sindacati presenti. “Il territorio di Castelvolturno è una terra che ha molto sofferto e molto sta soffrendo per i fatti che ben tutti conosciamo. Grazie ad una struttura come quella di Pineta Grande può invece essere un fiore all’occhiello della sanità regionale. Non possiamo assolutamente permetterci, nessuno di noi, la chiusura di questo impianto, baluardo di frontiera in un luogo ancora così strapazzato. Le rappresentanze sindacali condannano l’azione della Regione Campania in ordine alla gestione del sistema sanitario regionale. Chiediamo che vengano privilegiate le attività cosiddette di eccellenza, con un occhio particolare a Caserta, che già in passato è stata più volte penalizzata e mortificata”.

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