Ugl denuncia cattiva gestione dell’Acms

di Redazione

busCASERTA. La Ugl Autoferrotranvieri denuncia la cattiva gestione e il conseguente aggravamento della situazione economico finanziaria dell’Acms, in liquidazione da parte dei vertici aziendali, nominati nell’agosto 2008 dall’assemblea dei soci azionisti.

“Al loro insediamento, – si legge in una nota inviata dal sindacato al presidente della Provincia e al presidente del collegio dei liquidatori – come unico provvedimento necessario, il consiglio di liquidazione ritiene nominare in seduta stante un Direttore Generale ed un Direttore Amministrativo prelevando quest’ultimo dal personale dipendente Acms senza nessuna procedura concorsuale e trasparente prevista in questi casi, con ulteriore aggravio di spesa. Inoltre a discapito delle casse aziendali si è provveduto alla nomina di consulenti esterni (avvocati e revisori contabili) quando in azienda esistevano professionalità idone a costo zero. Ancora oggi si provvede a transazioni giuridiche nei confronti di alcuni dipendenti senza regole procedure e per di più per sanare posizioni dove il regolare processo avrebbe visto l’Acms in posizione di vantaggio con ogni probabilità di vittoria a scapito di altri dove invece un ipotesi transattiva potrebbe rappresentare anche un vantaggio a favore dell’azienda. Queste transazioni selvagge e clientelari arrecano ulteriori danni economici e velocità nel processo di fallimento con manifesto disinteresse della parte gestionale che invece di porre in essere tutti i provvedimenti e gli sforzi utili a garantire stipendi e servizi è pronta a gestire i loro interessi e non a perseguire il mandato ricevuto per la ordinaria amministrazione e gestione con il tentativo di uscire dallo stato di liquidazione. Sembra paradossale il silenzio degli amministratori pubblici in carica e ancor di più gli esponenti dell’opposizione su questioni così gravi come quella sopra esposta che coinvolge, tra l’altro, il futuro dei circa seicento lavoratori della più grossa realtà dei trasporti pubblici in terra di lavoro. Si chiede l’intervento degli organi in indirizzo affinché si faccia luce su quanto esposto e su quanto già più volte denunciato e depositato presso la cancelleria del tribunale penale di Santa Maria Capua Vetere e di garantire la legalità in un contesto difficile come lo è adesso l’Acms”.

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