Docenti precari, Russo replica alla Cgil

di Redazione

Comitato insegnanti precariCASERTA. La presidente del Cip (Comitato insegnanti precari) di Caserta, Caterina Russo, replica al segretario provinciale della Cgil Flc, Enrico Grillo, che di recente aveva rivendicato l’azione del sindacato sulla questione, appunto, della precarietà.

“Sia pure in ritardo, voglio rispondere ad alcune sue affermazioni, attribuite al Comitato di cui sono presidente e portavoce. – afferma Caterina Russo – Le prospettive per i docenti della scuola campana e casertana in particolare, sono di nostra conoscenza da tempo. Per quanto riguarda il dialogo con associazioni di precari, il Cip in particolare, nonostante gli appelli (si rilegga i giornali locali) non mi pare che abbiano sortito effetti, quindi da parte vostra non vi è alcuna voglia di dialogare. Non mi pare che allo stato attuale si possano ipotizzare circostanze di illegittimità e ciò non sarebbe nemmeno di nostra competenza, soprattutto portare avanti ricorsi senza avere prove. La montagna, non ha voluto mai essere tale, ma solo un comitato che difendesse la scuola pubblica e statale, laica, la professionalità dei docenti, un miglioramento delle condizioni contrattuali, con particolare riguardo ai precari (anche in questo caso dovrebbe rileggere I giornali di fine agosto). Nessuno, in alcun modo ha chiesto un posto di lavoro, le ricordo che tra I nostri iscritti ci sono docenti di ruolo e docenti con incarichi annuali ed, io io modo particolare lavoro ed, almeno per quest’anno ho avuto l’incarico.

Non ho mai chiesto ad alcuno col cappello in mano pietà per un incarico, sapendo bene che gli incarichi non potevano esserci; infatti, in provincia di Caserta ci sono stati tantissimi docenti di ruolo perdenti posto, la percentuale per quanto concerne la mobilità dei docenti è aumentata, molti insegnanti, purtroppo dopo assegnazioni provvisorie, sono stati costretti a ritornare nella sede di origine. Conoscendo tali situazioni, non ho mai chiesto un posto ad incarico, questo sia ben chiaro, anzi no n ho mai scritto su questo giornale telematico, solo ora e per caso, ne ho avuto conoscenza ed ho letto la sua, mi permetta assurda prevenzione nei nostri confronti, dirò di più; registrandomi, mi è stato notificato un messaggio in cui mi si dice che altri avevano usato il mio indirizzo. Vorrei sapere chi? Vorrei anche sollecitare il giornale a controllare le fonti da cui vengono gli articoli, magari attraverso una telefonata, il mio numero di cellulare è stato pubblicato più volte ed è anche quello ufficiale del comitato. La prima lotta che abbiamo portato avanti è stata di certo la più difficile, quella di far conoscere le riforme che il governo si apprestava ad approvare e le sue conseguenze catastrofiche sull’0ccupazione, non solo locale ,ma anche nazionale.

Come lei di certo sa,i tagli quest’anno sono stati 46 mila e logicamente si sono visti di più nelle province dove il tasso di disoccupazione è maggiore. Fin dall’inizio, il Cip, ha cercato di spiegare tali tagli che di certo non riguardavano solo Caserta, ma l’intero paese. Il comitato ha preso le distanze da chi si lagnava, solo perchè quest’anno non avrebbe preso l’incarico ed era pronto a battaglie valide solo per coltivare il proprio orticello, non sapendo bene che questi tagli sono solo l’inizio di un disegno più ampio che rigurda la scuola e che già dal prossimo anno ci saranno insegnanti di ruolo soprannumerari, costretti ancora una volta a cambiare sede di lavoro e soprattutto andranno a coprire eventuali incarichi annuali.

Per quanto riguarda le lotte di certo pacifiche e legittime che stiamo portando avanti e che in un certo modo abbiamo pubblicizzato:

1) siamo sempre presenti come CIP Caserta a Roma per qualsiasi manifestazione o sit-in;

2) aderiamo a scioperi che riteniamo di vitale importanza per la scuola, come quello del 17 ottobre 2008 (ossia ieri);

3) abbiamo avuto colloqui con partiti di rilevanza nazionale, con associazioni di categoria a livello nazionale, questo attraverso il Cip nazionale di cui faccio parte come membro del direttivo;

4) audizione settima commissione cultura della camera. Stiamo preparando altre e convinte azioni di lotta, tra cui un’assemblea provinciale o regionale, anzi fin da ora le rivolgo l’invito a partecipare, ci farebbe piacere. Infatti se le sigle ci possono dividere (anche se io non la penso in questo modo), gli ideali comuni per salvare la scuola pubblica ci uniscono. Sperando di aver in qualche modo chiarito la nostra posizione, la saluto cordialmente”.

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