Setola scrive al Tg1: “Sono cieco, non sono un killer”

di Redazione

Giuseppe SetolaCASAL DI PRINCIPE. E’ il latitante della camorra più ricercato, accusato dei delitti più efferati del “gruppo di fuoco” del clan dei Casalesi.

Ma Giuseppe Setola, improvvisamente, si è fatto vivo ieri al Tg1. In una lettera inviata in redazione ha detto: “Sono quasi cieco e non sono un killer”.

Tg1 – La lettera di Setola

Un caso che ha scatenato forti polemiche nei confronti del Tg1 diretto da Gianni Riotta. “Il Giornale” scrive: “Abbiamo avuto paura di esserci sbagliati, perché quando sabato abbiamo deciso di pubblicare noi la lettera struggente di Giuseppe Setola, il boss latitante che invoca la cecità per giustificare la latitanza, non ci siamo riempiti il cuore di lacrime. Abbiamo pensato che era una notizia da dare, ovviamente. Ma da contrappuntare con i riscontri della cronaca, e da rintoccare con la campana di un’altra versione, quella degli inquirenti. Se il boss è diventato un nuovo Omero o un vate accecato, insomma, questo è accaduto dopo che sedici cadaveri sono caduti come foglie nel tempo della sua latitanza. Ebbene, pensavamo di aver fatto una cosa sensata: raccontare criticamente, e senza enfasi. Finché non abbiamo visto lo spot del Tg1 di Riotta”.

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