Il presidente del Senato Schifani a Casal di Principe

di Redazione

Renato SchifaniCASAL DI PRINCIPE. Visita a Casal di principe del presidente del Senato, Renato Schifani, presso la sezione distaccata della Squadra Mobile di Caserta.

“I cittadini campani – ha commentato la seconda carica dello Stato durante la visita – hanno saputo compiere particolarmente negli ultimi tempi uno scatto di orgoglio e di dignità, resistendo alla strumentalizzazione di poteri criminali e collaborando, sia pure in un quadro di grande difficoltà, con le autorità nazionali e locali nell’affrontare le tante emergenze di questa terra, a cominciare da quella dei rifiuti”. “Tra tutte le illegalità, quella manifestata dalle organizzazioni mafiose e camorristiche – ha sottolineato – è la più pericolosa ed opprimente, perché tende a sostituirsi allo Stato nello svolgimento di funzioni pubbliche (sicurezza, giustizia, lavoro), imponendo la propria realtà di diseguaglianza e violenza”.

Schifani ha osservato come “la criminalità organizzata, nel suo delirio di sopraffazione, punta ad asservire al proprio profitto ogni ambito della vita collettiva, calpestando con le armi o le minacce qualunque interesse, individuale o comune, estraneo ai suoi obiettivi. Ed umiliando, con la propria aggressione, la stessa dignità della persona umana”. “Ciò si verifica – ha continuato – con le piaghe dell’estorsione e dell’usura ai danni di imprenditori e commercianti, del commercio della droga, della tratta degli esseri umani finalizzata al lavoro clandestino o alla prostituzione, dell’abusivismo edilizio e dei reati ecologici, nel quadro di speculazioni economiche compiute, come emerso dalle più recenti indagini, in totale spregio dell’ambiente e della salute dei cittadini di questa terra difficile ma carica di storia, di tradizioni, di bellezze”.

Il presidente del Senato ha poi auspicato che vi sia “unità” nell’approvazione del disegno di legge in materia di sicurezza pubblica, attualmente all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato.

Infine, per Schifani la decisione assunta dal governo di avvalersi nella lotta alla criminalità organizzata e alla camorra del contributo di uomini delle forze armate “è il primo forte segnale di una presenza decisa e rinnovata dello Stato in queste terre”.

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