Rifiuti, confronto Ciaramella-D’Amore: le colpe sono trasversali

di Nicola Rosselli

Ciaramella-D'AmoreAVERSA. Sono stati soprattutto i temi della raccolta differenziata e dell’allegra gestione del Consorzio GeoEco a tenere banco in occasione del faccia a faccia sul tema: “Rifiuti, tra emergenza e normalità” …

… che ha avuto luogo presso la facoltà di ingegneria di Aversa, tra il sindaco azzurro Mimmo Ciaramella e il segretario cittadino del Pd Mariano D’Amore.

Un confronto nato sotto la spinta delle accuse da parte dei “veltroniani” nei confronti della ‘gestione rifiuti’ operata in città dal centro destra, ma che si è sviluppato in un clima cordiale e disteso. “L’ultima crisi dei rifiuti – ha affermato D’Amore – ha motivazioni diverse da quella che abbiamo vissuto nei mesi precedenti. Quella era una crisi da smaltimento dei rifiuti. Le discariche erano sature e quindi non si sapeva dove sversare i rifiuti. Questa crisi, invece, ha le sue cause nel mancato espletamento del servizio di raccolta mentre sono, a differenza del passato, diversi i siti disponibili per lo sversamento. Le cause di quest’ultima emergenza sono cause tutte locali”. Infatti, secondo l’esponente democratico, c’è stato il dissesto economico del GeoEco ed il mancato avvio della differenziata con specifiche responsabilità dell’amministrazione. Ciaramella, da parte sua, ha replicato evidenziando come i debiti del comune di Aversa nei confronti del Consorzio non erano tali perché si trattava di “trattenute” a seguito di inadempimenti contrattuali del GeoEco (tipo la ramazza delle strade o la raccolta differenziata stessa) o di somme accantonate a seguito di pignoramenti presso il comune per debiti del Consorzio. Ha, poi, fatto notare che il “decreto Ronchi era del febbraio 1997 e che il centro sinistra, fino al 2002, quando ha amministrato Aversa non ha fatto più di tanto”.

Per quanto riguarda la gestione del GeoEco, D’Amore ha sottolineato come nei tre anni di amministrazione di centrodestra (anche direttamente con Ciaramella presidente) il Consorzio abbia visto lievitare i propri debiti da 24 a 47 milioni. Anche qui Ciaramella ha ricordato che l’impianto “clientelare” del GeoEco è stato ereditato dal centro sinistra. Per quanto riguarda la differenziata in città, l’esponente del Pd ha affermato “che ad Aversa non vi è mai stata nel centro destra la volontà di attuarla. E non mi si venga a parlare di problemi regionali, visto che comuni a noi vicini come Grumo Nevano superano il 57% e nello stesso Ce2 Gricignano raggiunge il 27%”.

Da qui le domande finali rimaste senza una risposta specifica: come intende l’amministrazione organizzare il servizio? E, nelle more dell’espletamento della gara, come si gestirà il tutto? Un rebus al quale è chiamata a rispondere l’intera maggioranza quando e se supererà l’impasse della composizione della nuova giunta.

Alla fine, l’impressione che se ne è ricavata è che, come già noto, sul disastro rifiuti in città, così come a livello regionale, le colpe e i meriti non stanno da una sola parte e attraversano trasversalmente gli schieramenti politici.

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