Aversa città d’arte e…di materassi

di Antonio Arduino

Aversa città d'arte e di materassiAVERSA. Da città d’arte a città dei materassi. E’ questa la nuova realtà di Aversa, dove mentre l’arte, presente essenzialmente nelle chiese spesso chiuse e inaccessibili ai visitatori in orari diversi da quelli delle celebrazioni, i materassi sono ben visibili a ogni ora del giorno, collocati come sono nei punti principali della città.

Ce ne sono in via Cesare Battisti, li dove la strada si apre su via Roma, in piazza Crispi, in via Cirillo, in via Costantinopoli, in via Botticelli poco distante dalla Pro Loco e in molti altri punti meno centrali del tessuto urbano. Sono tanti e si accumulano ogni Aversa città d'arte e di materassigiorno di più, come se l’arcinota azienda produttrice di materassi pubblicizzata in televisione dopo averne venduto un tutta l’Italia scaricasse l’usato ad Aversa. Scherzi a parte i materassi depositati per le strade della città sono troppi e non c’è giorno che i mucchietti presenti nei vari punti della città crescano un poco di più sotto gli occhi dei residenti e della polizia municipale.

Considerando che adesso il prelievo dei rifiuti sta avvenendo regolarmente ogni giorno ma i materassi restano a terra comunque, se prima a giustificazione di chi non vedeva poteva addursi la scusa che erano sommersi dai rifiuti ora è impossibile non vederli. Da dove vengono? Chi li deposita? Ma soprattutto chi li raccoglie per smaltirli? E poi dove verrebbero smaltiti? Sono queste le domande che si pongono tanti aversani. Domande che aspettano risposta da tempo Aversa città d'arte e di materassiperché la presenza di cumuli di materassi ormai fa parte del panorama abituale di chi gira per la città. Un panorama di degrado di cui si farebbe volentieri a meno perché non si tratta di un deposito occasionale.

Quei materassi stazionano giorni, talvolta settimane, lì dove vengono depositati, prima di sparire giusto per il tempo necessario all’arrivo dei nuovi materassi usati. Il fatto che vengano depositati in punti ben visibili, alcuni dei quali regolarmente pattugliati dalla polizia municipale, come via Cesare Battisti angolo via Roma e piazza Crispi, da spazio all’ipotesi che quei punti della città siano aree di raccolta autorizzata per materassi in disuso, proprio come succede in piazza Don Diana e al palazzetto dello sport, diventati da tempo ufficialmente “isole ecologiche” per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica e alluminio. Se così fosse sarebbe opportuno darne comunicazione, proprio come avvenne fatto quando furono attivate le due “isole ecologiche”. Ma se così non fosse allora bisognerebbe prevedere degli interventi di controllo quotidiani e costanti, magari utilizzando delle telecamere per cancellare un’abitudine che, piaccia o no, da una misura della civiltà di Aversa.

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