Ancora episodi di sosta selvaggia

di Antonio Arduino

sosta selvaggiaAVERSA. Pari opportunità e vivibilità ad Aversa vi sono degli assessorati destinati a tutelare i diritti dei cittadini affinché siano uguali per tutti.

Eppure chi ne è, di turno, alla guida sembra poco interessato ai problemi degli aversani. forse proprio perché si tratta di problemi spiccioli. L’esempio più eclatante arriva dall’impossibilità di accedere al duomo della città senza dover affrontare un precorso ad ostacoli, difficile da superare per chiunque sia affetto da problemi di deambulazione. Un percorso disegnato dalle auto in sosta selvaggia poste giusto davanti all’ingresso, e alle scale, della cattedrale dedicata a San Paolo. Avevamo segnalato inutilmente il problema ai politici a giugno di un anno, lo abbiamo riproposto alla giunta “tecnica” sperando che essendo formata da uomini “normali”, che vivono la quotidianità dei comuni mortali potesse essere risolto. E invece niente. Lo riproponiamo alla nuova giunta politico-tecnica che sta per essere varata da sindaco e, perché no, al sindaco stesso perché finalmente intervenga per cancellare la “cattiva” abitudine di tanti fedeli che parcheggiano l’auto fin sotto i gradini che danno accesso alla cattedrale. Gradini che se non ci fossero, forse, permetterebbero ai quei fedeli di arrivare fin sotto l’altare maggiore. Però le scale ci sono e le auto devono per forza di cose fermarsi a ridosso. Cosicché entrare nel duomo diventa una impresa per chi ha limitazioni nella deambulazione e per disabili in carrozzella che potrebbero servirsi di uno scivolo in ferro, messo apposta all’ingresso laterale per abbattere le barriere, se venisse lasciato libero dalle auto che vengono parcheggiate persino in quel punto. Dopo le segnalazioni qualcuno –pare dalla Curia- ha sentito il dovere di intervenire e ha utilizzato delle fioriere per liberare gli accessi alla cattedrale disponendole come barriera per impedire che le automobili arrivassero fin sotto i gradini ma non ha risolto il problema. I soliti furbi ora parcheggiano le autovetture affiancandole alle fioriere e infilandole anche negli spazi lasciati tra una fioriera e l’altra, creando così problemi ancora maggiori. Perché se da un lato riducendo l’ampiezza della strada facilitano l’insorgenza di ingorghi nelle ore in cui si tengono le celebrazioni, dall’altro mettono a rischio l’incolumità di chi, per difficoltà motorie, deve essere accompagnato in automobile fino all’ingresso della chiesa. Giunto lì, il diversamente abile, specie se in carrozzella, per entrare nella cattedrale deve scendere dall’automobile effettuando una vera e propria manovra a rischio perché, con il poco spazio che ha a disposizione e la fila di auto che inevitabilmente si forma, deve fare in fretta e si sa che la fretta non va a braccetto con la sicurezza. Sarebbe il caso d’intervenire. E se la nuova giunta, politica o tecnica che sia, farà orecchio da mercante allora sia il Sindaco a farsi sentire. Basterebbe che facesse istituire il divieto di sosta su tutta la piazza, ovviamente disponendo controlli, almeno negli orari delle celebrazioni festive.

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