«Il Puc è ancora al palo» Udc e An incalzano la giunta

di Redazione

Sessa AuruncaSESSA AURUNCA. Ancora accuse da parte di alcuni consiglieri dei partiti di minoranza di Sessa Aurunca sul Piano urbanistico comunale che «continua a essere in alto mare», come ha lamentato Lillino Rocco (Udc).

«La maggioranza consiliare – ha detto Rocco – continua a rinviare, anzi a ignorare un problema di vitale importanza per la comunità sessana. Nonostante le nostre continue sollecitazioni e le nostre denunce di sperpero di denaro pubblico, che si è registrato, soprattutto negli ultimi dieci-quindici anni di amministrazione di centrosinistra senza approdare a niente di concreto, finora nulla si è mosso neanche con l’attuale amministrazione. Se si continuerà a rinviare sine die l’adozione del nuovo strumento urbanistico – ha detto ancora Rocco – si corre il rischio concreto che, in futuro, il comune di Sessa non abbia l’opportunità di accedere a finanziamenti europei, in quanto senza lo strumento urbanistico non esiste certezza di investimento. Insomma al danno di sperpero di denaro pubblico si aggiungerebbe la beffa di rimanere fuori dai circuiti europei». A rincarare la dose ha pensato Giuseppe Loffredo (An). «È proprio incredibile – ha affermato – che non si riesca a mandare in pensione il Piano di fabbricazione approvato nel lontano 1972. La minoranza, a dire il vero, avrebbe auspicato maggiore chiarezza, maggiore volontà di operare da parte della maggioranza e soprattutto un reale coinvolgimento nella definizione delle linee guida di uno strumento così importante per le sorti della città di Sessa. Anche se è evidente – ha aggiunto Loffredo – che il prossimo Piano urbanistico non potrà avere un particolare impatto dal punto di vista abitativo, dovrebbe, invece, averlo per tutto ciò che attiene alla programmazione delle linee di sviluppo generale ed economico». Si ricorda che la questione dell’importante strumento urbanistico va avanti dagli anni Ottanta. Nel 2002 sembrava che si fosse in dirittura di arrivo e invece il Puc ottenne il parere non favorevole da parte dell’amministrazione provinciale casertana. Dal Ctr venivano richieste delle modifiche «per le quali – è sempre Rocco a denunciarlo – si è sperperato altro denaro pubblico senza concretizzare nulla».

Il Mattino (ORESTE D’ONOFRIO)

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