Il piano d’azione del Circolo della Libertà

di Redazione

Circolo della Libertà SANT’ARPINO. Essendo prossima l’apertura della sede del Circolo della Libertà di Sant’Arpino, denominato “Società Aperta”, il direttivo coglie l’occasione per anticipare quelle che saranno le linee di azione politico-culturale che il nuovo sodalizio intende perseguire.

“L’ovvia collocazione nell’area del centro-destra è conforme ai trascorsi politici dei suoi aderenti, i quali vantano una storica adesione e militanza in partiti e movimenti già appartenenti al Polo delle libertà, quali Forza Italia ed Alleanza Nazionale, in cui si sono maturate valide esperienze politiche, avendo ricoperto ruoli importanti all’interno dei rispettivi organismi direttivi. A volte, tuttavia, malumori, incomprensioni e divergenze fanno affiorare una certa insoddisfazione e ciò che, fino a qual momento, sembrava irrinunciabile diventa all’improvviso un peso insopportabile e l’abito, da sempre indossato con orgoglio, pare divenire stretto e soffocante. Si avverte la necessità del cambiamento e di fare delle scelte, il più delle volte sofferte, ed approdare su altri lidi dove trovare spazi più adeguati e rispondenti alle nuove esigenze ed iniziare un altro percorso. Ecco il motivo della nascita del Circolo, la necessità di cambiare per superare gli schemi precedenti e, liberandosi da inibizioni e condizionamenti non più tollerati, dare spazio alle proprie aspirazioni e cogliere le tante opportunità che improvvisamente si schiudono, portate da una diversa visione delle cose.

A qualcuno questo potrà apparire come opportunismo e trasformismo, ma questo qualcuno si rivelerebbe infido ed in malafede, incapace di comprendere e rispettare scelte che soltanto uomini coraggiosi sono in grado di fare. Del resto, da sempre, in simili circostanze, si odono soltanto il silenzio del ‘saggio’ e lo schiamazzo dell’‘imbelle’. Vero è che l’evoluzione storica ed il sistema maggioritario vedono proiettata la politica verso una semplificazione del sistema dei partiti, rendendo obsoleti certi contenitori, e puntando con decisione verso un più o meno sostanziale bipolarismo. E, da questo punto di vista, condividiamo pienamente la decisione di convergere in un unico partito del Popolo della Libertà, a cui, anzi, con entusiasmo, abbiamo già dato il nostro assenso con le pre-adesioni e di cui, pertanto, ci sentiamo legittimamente partecipi. E, con lo stesso entusiasmo, ci adopereremo per incontrare le altre forze politiche che con noi vorranno aderire al progetto e far nascere anche a Sant’Arpino e far crescere il nuovo soggetto politico, che già si prospetta essere un grande partito.

Ma, proprio per sfatare l’immagine, a dir poco inquietante, del ‘partito unico’, totalizzante e totalitario, che striderebbe con i presupposti liberali su cui si sono fondati gli schieramenti del centro-destra, dal ’94 ad oggi, riteniamo quanto mai necessario salvaguardare quelle caratterizzazioni ideologiche e quelle sfumature, alcune suffragate da solide radice storiche, su cui, del resto, dovrà fondarsi il dibattito interno, e che si richiamano indiscutibilmente ad un pensiero di ‘destra’, storica e moderna, ed ad uno più moderato di ‘centro’, con i rispettivi contributi in termini di elaborazione politica. Attenderemo, comunque, le conclusioni del Comitato incaricato ‘ad hoc’, ma, quanto detto, già trova ampi riscontri nel dibattito interno ad An ed a Forza Italia.

La nascita del Circolo, pertanto, non cozza contro nessuna logica di evoluzionismo politico, anzi, anche alla luce del dibattito interno a Sant’Arpino, colma la mancanza di una forza politica e culturale moderata e liberale, che possa dialogare con tutti coloro che accettano di ‘dialogare’, senza pregiudizi di sorta. A tal proposito, proprio per favorire il dialogo tra le forze politiche, le associazioni ed i cittadini, ci dichiariamo disponibili a mettere a disposizioni di chiunque i locali per organizzare convegni, conferenze, dibattiti, cine-forum, mostre artistiche ecc., in maniera assolutamente gratuita.

Per quel che concerne l’Amministrazione Di Santo, nella quale non ci sentiamo rappresentati come forza politica, ma nei confronti della quale nutriamo un doveroso rispetto, essendo stata legittimata dalle urne, eserciteremo una attenta vigilanza, valutandola negli atti e nei fatti. Tuttavia, a causa dell’inesperienza, della mancanza di una seria programmazione e, da ultimo, di qualche scricchiolio nella sua tenuta (vedasi il caso Di Serio), sono evidenti a tutti le palesi difficoltà in cui essa si dibatte, che ci rendono perplessi sulle loro reali capacità di risolvere gli innumerevoli problemi che attanagliano il paese e non lo fanno crescere, ad iniziare dalla spazzatura per finire alla politica culturale. Per questo sarà nostro dovere, come cittadini e come forza politica, evidenziare problemi e sollecitare l’adozione di provvedimenti, suggerendo soluzioni, ma denunciando inerzie ed illegittimità, bacchettando, all’occorrenza l’operato di questo o quell’amministratore, senza fare sconti a nessuno.

Anche nei confronti dell’opposizione, rappresentato dal Pd, eserciteremo un azione di sprono e sollecitudine, e, qualora dovessero prospettarsi finalità ed obiettivi condivisi, si potrebbero anche realizzare iniziative in comune. Ma quello che ci caratterizzerà sarà la massima apertura alle esigenze del cittadino e del Paese, verso cui saranno calamitati i nostri sforzi e le nostre attività.

Ci auguriamo che queste annotazioni possano trovare consenso e simpatie, tanto da permettere al Circolo di poter crescere e prosperare”.

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