Il Comune detiene cespiti per oltre 18 milioni di euro

di Redazione

Giancarlo GiudicianniSANTA MARIA CAPUA VETERE. Diciottomilionitrecentoquarantaduemilacentottanta euro. Per scriverlaci vogliono la bellezza di 49 caratteri.

Questo è il valore dei cespiti e dei benidi proprietà del comune di Santa Maria Capua Vetere. Svelato, quindi, l’enigma per il quale l’Ente non potrà mai fallire, anzi sulla relazione che è stata presentata dall’agronomo Giuseppe Fusco di Caserta si fa riferimento anche ai comuni dove sono conservati tali cespiti. Per questi motivi il comune e il sindacoGiancarlo Giudicianni, con la collaborazione del suo braccio destro Michele Castaldo, hanno avviato un programma di riutilizzo già dal 2008 dei beni chiedendo attraverso mutui ad istituti di credito nazionali per la rifare il look ad un città che affonda nel baratro dal punto di vista urbanistico. Lo ha fatto sfruttando la relazione del dottor Fusco che, guarda caso, ha sfruttato leggi regionali e provvedimenti di giunta regionale del 1980 e 1981 quando nel consiglio e nella giunta regionale vi erano personaggi sammaritani che ricoprivano tali incarichi. Dall’esame della relazione si evince che il comune ha cespiti di sua proprietà nel comprensorio del Basso Volturno, in particolare nei Comuni di Falciano del Massico, Carinola e Cancello Arnone, dove è concentrato il 70% dell’intero patrimonio; in esso prevale un tipo di agricoltura estensiva, con ordinamento produttivo cerealicolo-foraggero, atteso la presenza in loco di 2 aziende zootecniche bufaline di vaste dimensioni, (Ha 250.05.85) con un numero di capi complessivi di circa 1200. Si rileva, altresì, che una parte di suolo del Fg. 130 di Carinola, di Ha 09.56.12, prospiciente alle due strade provinciali Mondragone- Cancello Arnone e Mondragone-S.Andrea del Pizzone ha subito una evidente modifica nei suoi originali caratteri agronomici, acquisendo, di fatto, una destinazione tipicamente commerciale, per la presenza in essa di strutture e manufatti (talora abusivi), adibiti all’esercizio di attività commerciali. Anche nel territorio comunale di San Tammaro si rinviene un’area di 9454 metri quadri di configurazione quadrangolare, adiacente alla SS Aversa-Capua, nei pressi del centro abitato, avente caratteri tipicamente edificatori (lotto inserito in un contesto commerciale già operativo). Insomma, il comune di Santa Maria Capua Vetere è arcimiliardario e pochi sanno che tali cespiti e beni vengono da un duro lavoro politico di anni pregressi.

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