Miranti (Prc): “Molte aziende agricole a rischio fallimento”

di Redazione

Anna MirantiSAN NICOLA LA STRADA. “La gravissima situazione di crisi in cui versano molte aziende agricole del casertano porterà in breve tempo al fallimento di queste aziende con la conseguenza che diverse decine di famiglie saranno ridotte sul lastrico”.

È quanto ha affermato Anna Miranti, esponente cittadino del circolo di Rifondazione Comunista che, nei giorni di sabato 27 settembre e domenica 28 ha partecipato a Mondragone al seminario di lavoro promosso dalla confederazione sindacale “Altra agricoltura”. “Altra agricoltura – ha aggiunto Miranti – è una nuova organizzazione sindacale, che non ha nulla a che vedere con la Cia, la Coldiretti, la Confagricoltura. È di area politica a sinistra (Rifondazione appoggiò in modo diretto lo sciopero della fame che questi stessi agricoltori fecero a Caserta nella Cappella Grande)”.

Il coordinatore di Altra Agricoltura è Gianni Fabris che si è occupato, con successo, delle medesime condizioni in Sardegna, mentre responsabile a Mondragone di Altra Agricoltura è Antonio Correggia, uno dei contadini che a Caserta manifestò durante lo sciopero della fame. Il seminario ha visto riuniti al tavolo della discussione i componenti di diversi movimenti di lotta e comitati spontanei di agricoltori che in questi ultimi anni si sono battuti per impedire la chiusura delle aziende agricole, oltre ad alcune realtà contadine del posto e rappresentati istituzionali dei diversi comuni dell’area della regione Campania. Alcuni degli argomenti del seminario sono stati l’analisi della situazione, la crisi della rappresentanza sindacale tradizionale, la necessità di costituire un sindacato che porti avanti un progetto nuovo per il rilancio dell’attività agricola, la definizione di un documento da portare all’attenzione del Ministero dell’agricoltura in ordine alle misure urgenti da adottare per risolvere la crisi finanziaria che attanaglia le imprese agricole e di allevamento del territorio. L’obiettivo è quello di facilitare l’incontro tra produttore e consumatore; i farmer market, la filiera corta, devono diventare strumenti di lavoro per il contadino e pratica quotidiana per il consumatore attento alla qualità ed al prezzo.

“Altra agricoltura” con questo lavoro e gli incontri fin qui organizzati si impone all’attenzione degli operatori del settore, dalla parte del consumatori ed al fianco di tutte le parti sociali e politiche che si battono contro l’omologazione produttiva ed alimentare proposta dalle grandi multinazionali.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico