“Calatia distribuisce sacchetti non accettati da stazione ecologica”

di Redazione

Giuseppe CelientoSAN NICOLA LA STRADA. “Dato che una plastica biodegradabile è indistinguibile da una plastica non biodegradabile, vorrei sapere dall’Unione dei Comuni Calatia come fanno i cittadini di San Nicola La Strada a riconoscere se le nuove buste distribuite sono biodegradabili considerato che, fra l’altro, non vengono accettate dagli operatori delle stazioni ecologiche istituite sul territorio”.

È quanto ha affermato il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico, dottor Giuseppe Celiento. La polemica, tutt’altro che peregrina, nasce dal fatto che la settimana scorsa Celiento aveva denunziato il fatto che presso gli uffici di Calatia di San Nicola gli operatori stavano distribuendo sacchetti per l’umido differenti da quelli usati sinora e che sembravano essere normali sacchetti di plastica. Alla sua denunzia, pare che il Presidente di “Calatia” abbia fatta una smentita, affermando che le buste in distribuzione sono totalmente biodegradabili. “La smentita di Calatia – ha sottolineato Celiento – oltre che alla stampa sarebbe dovuta essere recapita anche a me che ho avanzato seri dubbi sulla loro biodegradabilità. Invece, non ho avuto alcuna smentita. Ripeto, come fa un cittadino a sapere se quelle buste sono biodegradabili ? Su di esse non c’è scritto nulla, allora i cittadini debbono prendere per buono quanto affermato verbalmente da Calatia? Inoltre, vorrei sapere dall’amministrazione comunale perché non sono stati avvertiti i dipendenti delle stazioni ecologiche sul fatto che erano state distribuite nuove buste per l’umido anch’esse biodegradabili? A parte il problema della veridicità della biodegradabilità delle buste c’è anche il problema della richiesta di aumento della ditta Impresud per andare a scaricare l’umido nella città di Mantova. Infatti, l’impresud – ha aggiunto Celiento – ha sottoscritto un contratto per andare a sversare l’umido presso la Comunità Montana Molise – centrale 6. Sennonché, ad agosto la comunità montana molisana non ha fatto sversare l’umido di San Nicola, ragione per cui la Impresud sta andando a sversare nella città di Mantova, ridente cittadina del Nord, distante molte centinaia di chilometri in più, con evidente aggravio delle spese di carburante e pedaggio autostradale per l’Impresud. Ora – sottolinea Celiento – non ho avuto modo di vedere il contratto stipulato con la Impresud, ma sono convinto che se ci fosse stata una clausola che aggiornava automaticamente l’importo del contratto a seconda della distanza chilometrica, non ci sarebbe stato bisogno per la Impresud di chiedere un aumento. Comunque, di questo e di molte altre cose – ha infine concluso il dottor Celiento – ne parlerò con l’assessore all’Ambiente Saverio Martire, nel corso della riunione della IV^ Commissione Ambiente e Territorio che terremo giovedì della prossima settimana”.

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