Chiede l’assegnazione di un alloggio popolare e denuncia il sindaco

di Redazione

Pasquale CarboneSAN MARCELLINO. In attesa dell’assegnazione della casa, denuncia il sindaco di San Marcellino.

Lo scorso cinque settembre Ermenelgildo Sventola, 44 anni, residente in via De Paola, a San Marcellino, ha presentato regolare denuncia-querela alla questura di Caserta presso il commissariato di polizia di Aversa, nei confronti di Pasquale Carbone, in qualità di legale rappresentante pro tempore del Comune. Nella stessa circostanza il 44enne si è riservato di costituirsi parte civile in un possibile processo penale contro il primo cittadino.

Il signor Sventola, assistito dall’avvocato Lorenzo Mastroianni, lamenta “il comportamento volutamente omissivo del Comune di San Marcellino” in merito all’esecuzione della sentenza del Tar Campania del 2006, con la quale il tribunale, appunto, accetta il ricorso presentato dal signor Sventola e impone al Comune di assegnare l’alloggio che di diritto gli spetta ma che è stato già occupato abusivamente.

La vicenda nasce nel lontano 1998 quando Sventola presenta regolare domanda al Comune per partecipare alla procedura di assegnazione di uno dei 32 alloggi di edilizia residenziale pubblica dello Iacp. Nel 2003 viene pubblicata all’albo Pretorio del Comune di San Marcellino la graduatoria definitiva nella quale il richiedente occupa il sessantesimo posto, dunque è praticamente escluso dall’assegnazione. Lo stesso decide di presentare ricorso al Tar, che in via cautelativa accoglie il ricorso. Per questo il Comune, in attesa del verdetto, lascia libero un alloggio, che intanto viene però occupato abusivamente. I carabinieri vengono informati del fatto, così come l’Iacp che diffida gli occupanti abusivi e delega il comune a provvedere, con un’ordinanza, allo sgombero. Nel mentre, il Tar, siamo nel 2006, decide e riconosce al signor Sventola il diritto all’assegnazione dell’alloggio, che però, ancora oggi, a distanza di due anni circa, risulta ancora occupato abusivamente.

Dal 2006 Sventola ha presentato altri ricorsi, ha richiesto più volte al Comune l’esecuzione della sentenza e ha informato nuovamente il Tar delle presunte inadempienze. Il tribunale amministrativo, lo scorso due luglio, ha dunque ordinato al Comune di San Marcellino di “provvedere, entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione, a dare piena ed esaustiva esecuzione alla sentenza numero 8617/2006”, obbligando lo stesso Ente ad “adottare tutte le misure atte a dare esecuzione alla stessa sentenza”, stabilendo anche, in caso di persistenze inadempienza, di “nominare, da subito, il commissario ad acta nella persona del prefetto di Caserta”. Visto che “il comportamento omissivo si protraeva”, il signor Sventola “è stato costretto” a rivolgersi direttamente al Prefetto per “chiedere di dare esecuzione” a quanto deciso dal tribunale.

dal Corriere di Caserta, mercoledì 10.09.08 (di Luisa Conte)

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