Garante mette freno alle vendite telefoniche

di Redazione

 ROMA. Stop al Marketing e alle telefonate promozionali. Il Garante per la privacy ha vietato a delle società specializzate nella creazione e nella vendita di banche dati (Ammiro Partners, Consodata e Telextra) l’ulteriore trattamento dei dati personali di milioni di utenti.

I dati dei numeri telefonici erano stati raccolti e utilizzati illecitamente, senza aver informato gli interessati e senza che questi avessero fornito uno specifico consenso alla cessione delle loro informazioni personali ad altre società. Il divieto vale anche per le aziende Wind, Fastweb, Tiscali e Sky che hanno acquistato i database da tali società allo scopo di poter contattare gli utenti e promuovere i loro prodotti. Entro il 10 settembre le suddette società dovranno cessare il continuo trattamento illecito, tuttavia entro il 5 luglio i destinatari dei provvedimenti dovranno riferire al Garante sullo stato di adempimento di dette disposizioni con il rischio, in caso di inosservanza, del blocco dei dati trattati per fini pubblicitari. I numeri telefonici potranno essere utilizzabili solo se c’è il consenso espresso dell’utente.

“Se qualcuno vuole entrare in casa nostra deve bussare. – afferma Mauro Paissan, componente del Garante e relatore del provvedimento – Così, se qualcuno vuole chiamarci per vendere un prodotto o un servizio, deve avere il nostro consenso per usare il nostro numero telefonico. Il Garante vuole difendere i cittadini che si sentono molestati da telefonate non desiderate. In questo modo si tutelano anche gli operatori di telemarketing che si comportano correttamente”.

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