Alitalia a rischio: “Da lunedì niente carburante”

di Antonio Taglialatela

AlitaliaROMA. La Cai ha abbandonato il tavolo delle trattative per l’acquisto di Alitalia ma al momento mantiene l’offerta. Nel frattempo la compagnia rischia di affondare miseramente.

“Fino a domani abbiamo i voli garantiti, da lunedì no. Non ci riforniscono di carburante”, le parole del commissario straordinario Augusto Fantozzi, il quale ha annunciato che lunedì inizierà la cassa integrazione straordinaria per il personale di volo di 34 aerei già a terra. Un provvedimento che, se non ci sarà più niente da fare, potrebbe coinvolgere tutti i dipendenti Alitalia. Tradotto: 18.500 persone e altre 10mila dell’indotto senza un lavoro.

Sulla fase di stallo della trattativa stamani è intervenuto il premier Silvio Berlusconi, che, riferendosi ai sindacati, ha commentato: “Non riesco a capire cosa succede e perchè ci sia questo atteggiamento suicida: ci sono motivazioni politiche che non hanno nulla a che fare con le richieste dei lavoratori. Oggi incontro con il sottosegretario Letta per dare il contributo alla soluzione del problema”. Il Cavaliere ha sottolineato: “Non è vero che il governo chiude la trattativa. L’esecutivo è sempre disponibile con i suoi ministri, e oggi anche con il presidente del Consiglio, per dare tutto il supporto possibile per giungere all’unica soluzione possibile per evitare il fallimento della compagnia”.

Insomma, la situazione è davvero gravissima. I sindacati non sono d’accordo sui salari e sui taglia al personale: gli esuberi sarebbero arrivati a circa 5.550, tra cui .600 gli assistenti di volo, 800 per la manutenzione pesante e altrettanti per quella leggera, 900 per l’handling, 350 per i dipendenti delle attività da cargo, circa 1.000 i piloti. La Cai, però, resta sulla sua posizione: “Sulla piattaforma contrattuale e sul piano la nostra posizione è ferma. C’è disponibilità assoluta ma la nostra posizione è ferma”, dice l’amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli.

Intanto, all’aeroporto di Fiumicino un gruppo di dipendenti Alitalia ha manifestato esponendo dei cartelli: “Berlusconi Alitalia ci penso io”, “Berlusconi, la cordata c’è, gli impiccati anche”. “Chiediamo – ha detto uno dei manifestanti – la salvaguardia dei posti di lavoro e degli stipendi già ridotti ai minimi termini. Con questa iniziativa intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica e auspichiamo un intervento immediato del Governo affinchè trovi una soluzione dignitosa per la nostra compagnia”.

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