30 settembre 1957, colpo di Stato a San Marino

di Redazione

San MarinoAccadde Oggi. Rovereta è una lingua di terra per tre parti confinante con il territorio italiano e per un solo lato appartenente a San Marino.

In questa striscia dove sussiste uno stabilimento industriale, la sera del 30 settembre del 1957 alcuni consiglieri di una nuova maggioranza venutasi a creare a San Marino proclamano il Governo provvisorio del piccolo Stato. A seguito del colpo di stato i carabinieri italiani circondano la porzione italiana dello stabilimento, mentre sull’unico lato sanmarinese arriva la Gendarmeria. I fatti di questa storia, ricordati come “I fatti di Rovetta”, hanno inizio l’11 marzo del 1945, allorquando a seguito della caduta del fascismo, si tengo le elezioni della piccola Repubblica. Una coalizione composta da Partito Comunista Sammarinese (Pcs) e Partito Socialista Sammarinese (Pss), ottiene ben 35 seggi sui 60 disponibili nel Consiglio Grande e Generale. San Marino diventa uno stato praticamente di sinistra, cosa questa vista di cattivo occhio, in piena guerra fredda, proprio dall’Italia. Il passaggio di cinque dissidenti dalla coalizione di sinistra al gruppo di centro destra, fa sì che il già delicato equilibrio venga a frantumarsi. La nuova maggioranza però non riesce a decollare, perché era consuetudine dei partiti sammarinesi far firmare le dimissioni ai proprio esponenti subito dopo essere stati eletti, quindi tutti risultano dimissionari. Non si poteva che sciogliere il Consiglio e convocare nuove elezioni, anche perché anche altri componenti nel frattempo avevano cambiato casacca. Si costituisce quindi un Governo Provvisorio fino alla fatidica sera del 30 settembre. Si costituisce una Milizia Volontaria che tenta, con successo, di porre freno ad un eventuale intervento armato dell’Italia, Ettore Sozzi viene nominato a capo della Milizia, assumendo quindi i poteri direttamente dal Governo Provvisorio. Sarà una mossa vincente e pacifica, il 14 ottobre il Governo Provvisorio lascia Rovetta e si insedia sul Titano nel Palazzo Pubblico. Il “golpe” è durato due settimane, ma a San Marino non è stato sparato un solo colpo di pistola.

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