Il derby toscano Livorno-Pisa si chiude con un pareggio

di Redazione

Diamanti del LivornoLIVORNO. In un clima surreale, con gli ultras amaranto fuori dall’Ardenza in segno di protesta contro la decisione del ministro Maroni di chiudere lo stadio ai tifosi ospiti, Livorno e Pisa hanno pareggiato 1 a 1 il derby della Toscana costiera.

Gli amaranto avrebbero tuttavia meritato di più. La squadra di Acori, dopo un avvio piuttosto contratto, ha infatti gradualmente preso in mano le redini del gioco e già nel primo tempo è andata vicina al gol al 28’ e al 44’ con Danilevicus autore prima di una conclusione finita di poco alto e poi con un bel colpo di testa. Nella ripresa è stato ancora il Livorno a premere più forte sull’acceleratore. Al 18’ Tavano anticipa tutti sugli sviluppi di un calcio di punizione ma il suo tiro fa la barba al palo. Poco dopo, al 20’, Volpe e Danilevicius a porta vuota, serviti da Tavano, si ostacolano a vicenda e sprecano un’occasione d’oro. Il Pisa si fa Lo striscione apparso nella curva nordpericoloso al 23’ con Job che spara forte su De Lucia costretto a respingere di pugno. Al 27’ arriva il vantaggio del Livorno. Punizione dalla trequarti esterna, tutti sono pronti per il cross, ma Diamanti vede Morello fuori porta e lo beffa con un tiro a effetto sul primo palo. Al 35’ gli ospiti pareggiano. Su rigore concesso dall’arbitro Morganti, Genverirer mette alle spalle di De Lucia. Il Livorno chiude all’arrembaggio ma il risultato, ormai, non cambia più.

Da segnalare che pima del derby è apparso nella curva nord uno striscione contro la violenza negli stadi e che ricordava l’aggressione subita sei anni fa da alcuni giornalisti livornesi nelle aree riservate alla stampa dello stadio di Pisa in occasione dell’ultimo derby giocato fra neroazzurri ed amaranto prima di questo. Lo striscione, che recitava “Stop violenza, 17/02/2002, solidarietà ai giornalisti aggrediti”, è stato regolarmente autorizzato dalla Questura e posto in gradinata da un gruppo di tifosi amaranto legati a club di tifosi e siti internet.

Livorno (4-3-3): De Lucia; Rosi (29’ Bergvold) (6’ st Volpe), Grandoni, Miglionico (32’ st Perticone), Bonetto; Pulzetti, Loviso, A. Filippini; Tavano, Diamanti, Danilevicius. A disp.: Mazzoni, Perticone, Diniz, Paulinho, Candreva. All.: Acori.

Pisa (4-4-2): Morello; Birindelli (45’ st Feussi), Viviani, Trevisan, Zavagno; Job, Genevier, Braiati, Degano (36’ st Buzzegoli); Greco (14’ st Pit), Gasparetto. A disp. Alfonso, Feussi, Ferri, Piccinni, Buzzegoli, Radovanovic. All.: Ventura.

Reti: 27′ Diamanti, 35′ Genverirer (r)

Arbitro: Morganti di Ascoli, assistenti D’Agostino e Rossomando, quarto uomo Palazzino.

Ammoniti: 20’ pt. Diamanti (L), 22’ pt. Zavagno (P), 5’ st Trevisan (P), 13’ st Gasparetto (P), 16’ st Grandoni (L), 34’ st Bonetto (L), 39’ st Degano (P), 42’ Braiati (P).

Note: Pomeriggio estivo, terreno in buone condizioni, presenti solo i circa 6 mila 200 abbonati per un incasso di circa 42 mila euro relativa alla quota abbonati. Scanditi prima e durante la partita slogan contro il ministro Maroni. In tribuna d’onore assenti i sindaci Cosimi e Filippeschi, rispettivamente di Livorno e di Pisa. Esposto in gradinata uno striscione con la scritta “Stop violenza, 17/02/2002, solidarietà ai giornalisti aggrediti”, in ricordo dell’aggressione subita da alcuni cronisti livornesi nelle aree riservate alla stampa dello stadio di Pisa sei anni fa.

Recuperi: 3’ pt, 5’ st.

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