Sarah Palin conquista i repubblicani e attacca Obama

di Redazione

Sarah PalinST. PAUL. E’ giunta sul palco della convention repubblicana assieme a tutta la famiglia Sarah Palin, la vulcanica governatrice dell’Alaska scelta da John McCain per la vicepresidenza degli Stati Uniti.

All’Xcel Energy di St. Paul, dinanzi ad una platea di ventimila persone, ha parlato della sua famiglia, del marito Todd che “dopo due decenni e cinque figli è ancora il mio ragazzo”, del figlio che partirà per l’Iraq e di cui si dichiara orgogliosa, e illustrato il suo operato in Alaska: la riforma etica, i tagli alla spesa pubblica, il veto usato “per il pubblico interesse”, le sue battaglie contro Congresso e lobbysti. In particolare la questione energetica: “I nostri avversari dicono che le trivellazioni non risolveranno i problemi energetici del paese. Ma il fatto che ciò non rappresenti la soluzione finale non significa che non si debba fare nulla”. E annuncia che, in caso di elezione, l’amministrazione McCain-Palin, a partire da gennaio, “aprirà nuovi oleodotti, costruirà nuove centrali nucleari, creerà lavoro con il carbone pulito e avanzerà con l’energia solare”. A chi gli ha rinfacciato di non avere esperienza lei risponde: “Ho fatto il sindaco in una piccola città, una sorta di ‘community organizer’ (proprio come ha fatto Obama a Chicago, nda) con la differenza che ha delle responsabilità”. Proprio su Obama ha polemizzato: “Un uomo che ha autorizzato due libri di memorie, ma non una singola legge. Che parla di guerre ma non ha mai usato la parola vittoria”.

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