Il Cif si rinnova ed organizza ciclo di cure termali

di Redazione

termeCESA. Cure termali, teatro, corsi di ricamo e arte culinaria, questo il biglietto da visita del nuovo corso del Cif, Centro Italiano Femminile, di Cesa.

L’associazione, che è presente sul territorio da circa 30 anni, dopo un breve periodo di inattività, dovuto alla dipartita della sua fondatrice e per anni condottiera Margherita Vaia, da marzo scorso ha ripreso con veemenza la sua azione. Nuovo presidente e nuovo consiglio direttivo. A guidare il sodalizio è Isabella Migliaccio, coadiuvata dal vicepresidente Lucia Nicodemo; mentre a comporre il consiglio direttivo ci sono: Carmela De Rosa, Agnese Luongo, Francesca Milone, Melania De Michele, Giovanna Sicuro, Maria Teresa Numeroso e Giustina Silvestro. Le parole d’ordine per le donne del Cif sono: impegno, partecipazione e solidarietà. Così ecco pronto un programma dettagliato della attività socio culturale da portare sul territorio per sensibilizzare la gente verso tematiche attinenti la condizione femminile e non solo. Previsti incontri, dibattiti e cicli di conferenze, ma anche attività di sostegno alle famiglie, consultori, scuole, centri di ascolto, accoglienza degli immigrati, lotta alla povertà, case per anziani e cure termali. Proprio un ciclo di cure termali a favore degli anziani partirà il giorno otto settembre. Dodici giorni di cura e di relax essenziali non solo per un recupero a pieno delle energie psicofisiche, ma soprattutto per vivere insieme, in gruppo, un’esperienza esaltate e stimolante di vita comune. Il programma di cure termali si terrà presso le Terme di Telese. Poi, sempre a settembre, sono aperte le iscrizioni per la scuola per puericultrice, corso che si terrà presso il Cif di Caserta.

“L’obiettivo che vogliamo perseguire – ha spiegato il presidente Migliaccio – è di favorire l’inserimento delle donne che vivono in condizioni di disagio per evitare discriminazioni e nuovo forme di marginalità. Pertanto terremo una serie di corsi finalizzati alla comunicazione e al confronto per valorizzare la dignità della vita, l’educazione della persona e la trasmissione dei saperi”.

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