Polizia, Coisp: “E qualcuno ci chiama anche fannulloni…”

di Redazione

 CASERTA. “Sono morti semplicemente per adempiere ad un dovere d’ufficio, come accade spesso e sovente agli operatori della sicurezza: in questo caso Poliziotti”.

Lo afferma il segretario regionale del sindacato di Polizia “Coisp”, Luigi De Prizio, nell’esprimere cordoglio agli agenti Francesco Alighieri e Gabriele Rossi, morti stamani dopo un inseguimento a Casapesenna. “Nonostante malpagati, nonostante le belle parole spese durante le varie campagne elettorali da questa o quella fazione politica due nostri colleghi sono morti durante l’espletamento del servizio. Abnegazione, professionalità e spirito del dovere comportano questo rischio: La morte. Questa è la realtà quotidiana che i poliziotti sono, per il loro status, costretti a fare, costretti a subire. Altre due famiglie si aggiungono alla lunga lista. Noi del Coisp, Noi della Segretaria Regionale e Noi tutti colleghi in questo momento vogliamo solo essere vicini alla famiglia dei nostri tre colleghi. Vogliamo e chiediamo con forza che chi ha la responsabilità di Governo pensi bene a quello che fa, specialmente quando considera gli operatori delle Forze dell’Ordine dei ‘fannulloni’. Noi non siamo pubblici impiegati, ma professionisti della Sicurezza che rischiamo la vita. Non c’è bisogno che muoia un collega per saperlo. Noi Sindacato di Polizia continueremo a lottare per tutti gli eroi in divisa che hanno perso la vita”.

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