Lo Uttaro, il Comitato annuncia nuove iniziative di protesta

di Redazione

SAN NICOLA LA STRADA. L’apertura della discarica in località San Tammaro non ci tranquillizza per nulla e non ci mette al riparo dall’eventuale apertura della cava Mastroianni”.

È quanto ha affermato Pasquale Costagliola, Presidente di Italia Nostra ed esponente del Comitato Emergenza Rifiuti. Nel frattempo, secondo quanto denunziato dalla signora Maietta, il Capannone dell’ex Ucar continua ad essere utilizzato come sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani nonostante non sussistono più i presupposti che giustificavano la scelta dell’amministrazione comunale. Il 7 gennaio scorso la giunta comunale, presieduta dal sindaco Petteruti, all’unanimità vota una delibera che consente l’utilizzo di un sito inquinato da rifiuti industriali di proprietà della Tecnocampus srl (Coppola-Tedeschi). Si tratta dell’ area industriale dismessa ex Graftech o ex Ucar dove si lavorava la grafite e dove si sono ammalati di cancro molti lavoratori che hanno aperto un contenzioso avverso ai proprietari dello stabilimento. “Come fu per il Mastropietro – prosegue Costagliola – cosi sarà anche per il Coppola immunizzati dall’obbligo di bonificare le aree di loro proprietà. L’ordinanza sindacale di apertura dell’ ex Ucar fa riferimento all’art. 191 del D.Lgs 152/2006 che consente l’emissione delle ordinanze contingibili ed urgenti, Un metodo questo per legittimare, nella confusione normativa, le sostanziali inadempienze del Comune. E allora perché trasformare un sito che nasceva come stoccaggio in un sito di trasferenza di rifiuti per il carico – scarico di compattatori e bilici diretti all’area di trasferenza prima del conferimento nella discarica di Ferrandella? Comunque – ha, infine concluso – manterremo una attenta vigilanza affinché né Lo Uttaro e né la cava Mastropietro vengano aperte. A questo proposito, stiamo studiando l’attuazione di altre iniziative e chiederemo anche la partecipazione dei sindaci della conurbazione casertana”.

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