Afghanistan, soldato sammaritano ferito ad Herat

di Redazione

elicotteroSANTA MARIA CAPUA VETERE. Due militari italiani feriti, in maniera non grave, durante una operazione di avio-rifornimento in Afghanistan. Uno di essi è il 1° Caporal Maggiore Michele Macera, ventisette anni di Santa Maria Capua Vetere.

L’altro militare ferito è il ventitreenne Camillo Primavera, di Castrovillari, anch’egli 1° Caporal Maggiore. Entrambi i militari sono in forza presso il 1° Reggimento Bersaglieri di stanza a Cosenza. L’unità è parte integrante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta che, attualmente, al comando del Generale Vincenzo Iannuccelli guida in Libano la missione internazionale “Leonte 4” con il grosso della brigata. I due giovani, secondo quanto riferito da un comunicato stampa dello Stato Maggiore della Difesa, hanno immediatamente avvisato i familiari che, ovviamente, sono in grande apprensione. I due giovani sono stati colpiti da un fusto di carburante che era stato lanciato con un paracadute da un aereo C-130 nella provincia di Badghis, nell’Afghanistan occidentale a circa 150 chilometri a Nord Est di Herat dove è in corso la missione Isaf. La strategia Nato per assistere il governo afgano nell’opera di consolidamento della propria autorità prevede che ISAF espanda la propria responsabilità sull’intero Teatro afgano, nell’ambito della Fase 2 (Espansione), attraverso un processo articolato in quattro Stages che, in senso antiorario, a partire dall’area Nord (già in corso) del Paese, interessa tutte le regioni afgane. Ogni Stage richiede la costituzione di una Forward Support Base (Fsb) necessaria per fornire supporto operativo e logistico ai Provincial Reconstruction Team (Prt) presenti nella stessa regione. I Prt sono il “veicolo” piùidoneo per creare in Afganistan un ambiente stabile attraverso un processo di ricostruzione socio-economica dell’area. Nell’ambito dello Stage II (area Ovest, che comprende il capoluogo di Heratcon l’omonima provincia, e le province di Farah, Ghor, Badghis, dove è avvenuto l’incidente) della missione Nato (prima con l’Operazione “Enduring Freedom” e dal 31 maggio 2005 sotto egida Isaf), l’Italia ha fornito prima il Regional Area Coordinator (Rac) e successivamente, dal 1° giugno 2006, il Regional Commander West (RC-W). Dunque, non si tratta di nessun attacco talebano, ma di un semplice incidente. Micera e Primavera, dopo essere stati colpiti dal fusto di carburante, sono stati immediatamente soccorsi dai commilitoni e, successivamente sono stati trasportati presso l’ospedale di Herat, dove i sanitari hanno riscontrato ai due “garibaldini” lievi contusioni ed abrasioni. Nel giro di qualche giorno saranno nuovamente “abili ed arruolabili”. Appena venuto a conoscenza dell’incidente, il Generale Iannuccelli si è subito messo in contatto con i superiori dei due giovani ed è stato rassicurato sulle loro condizioni. Il 1° Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi è comandato dal colonnello Francesco Maria Ceravolo che ha sostituito da poche settimane il Colonnello Maurizio Scardino. Il Colonnello Ceravolo è nato il 6 agosto 1962 a Catanzaro. Ha frequentato il 163° Corso dell’Accademia militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino. Assegnato alla specialità bersaglieri ha iniziato la propria carriera presso il 23° battaglione bersaglieri di Taurino di Spilimbego. Nel 1992 è stato trasferito presso il 1° battaglione bersaglieri in Civitavecchia, con il quale ha partecipato alle operazioni per il mantenimento dell’ordine pubblico “Forza Paris” in Sardegna e “Vespri Siciliani”. Nel 1994 ha frequentato il 121° Corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia e il 1° Corso presso l’Istituto Interforze Superiore di Stato Maggiore di Roma. Ha partecipato a numerose operazioni per il mantenimento della pace all’estero in Bosnia, Kosovo ed Iraq. Nel 2001 ha comandato il 67° battaglione bersaglieri “Fagarè” in Cosenza operando in Kosovo quale responsabile della Task Force multinazionale Italo-Rumena in Klina. Ha conseguito la laurea ed il master in scienze strategiche presso l’università di Torino e quella in relazioni internazionali presso l’università di Trieste, inoltre nell’arco della carriera ha frequentato svariati corsi a carattere professionale in Italia ed all’estero. Il colonnello Ceravolo è sposato ed ha 4 figli.

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