Roma, architetto ucciso in casa

di Redazione

polizia scientificaROMA. Un architetto di 59 anni, Alberto Falchetti, è stato trovato morto in un appartamento della Capitale, in via Agostino Valerio, nel quartiere Aurelio.

A provocare la morte sarebbe stato un oggetto contundente sferrato con violenza sulla testa della vittima. Il professionista, che ultimamente aveva intrapreso l’attività di editore, era omosessuale e viveva da solo al terzo piano di una elegante palazzina in via Agostino Valiero 12, a due passi da via Gregorio VII e dal Vaticano.A Roma non aveva parenti: la madre anziana vive a Grosseto, il fratello è farmacista. Era l’art director della celebre rivista di gossip e fotoromanzi “Grand Hotel”.

A trovare il corpo, riverso nella sala da pranzo in una pozza di sangue, è stata la sua domestica. E’ lei che ha dato l’allarmechiamando i soccorsi. Immediato l’arrivo sul posto della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica che stanno eseguendo i rilievi del caso. Gli inquirenti non si sbilanciano più di tanto, ma sembrerebbe privilegiata l’ipotesi di un delitto maturato negli ambienti omosessuali. Sembra che la vittima consocesse il suo assassino. Lo dimostra il fatto che sulla porta di casa non è stato ritrovato nessun segno di effrazione, così come alle finestre, e che la stessa porta era chiusa all’arrivo della polizia. Non si esclude, tuttavia,nemmeno l’ipotesi dell’omicidio a scopo di rapina.L’esame autoptico fornirà elementi sui tempi e le modalità della morte. Sul corpo sono state trovate numerose ferite inferte con un oggetto contundente e ci sono anche tracce di un tentativo di strangolamento. Nel frattempo, gli investigatoristanno ricostruendole ultime ore di Falchetti, individuando i suoi amici, conoscenti e soprattutto le persone che stava frequentando negli ultimi tempi.

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