Pd, al via la Festa Democratica. Berlusconi non invitato

di Redazione

Walter VeltroniROMA. Partirà sabato 23 agosto, per concludersi il 7 settembre, la prima edizione della “Festa Democratica”, la festa nazionale del Partito Democratico, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze.

Due settimane di incontri e dibattiti tra esponenti del centrosinistra, della maggioranza di governo e del mondo sindacale per quella che sostituisce ufficialmente la “Festa dell’Unità”.

Interverranno, oltre al segretario Walter Veltroni, gli altri leader del partito, Marini, Franceschini, D’Alema, Parisi e Rutelli, che non terranno comizi ma saranno intervistati sul palco. Così come Veltroni, che sarà intervistato da Enrico Mentana sabato 6 settembre. Tra gli altri esponenti del centrosinistra e della sinistra il leader di Rifondazione Ferrero e quello dell’Italia dei Valori Di Pietro. Del centrodestra tanti i nomi: il presidente della Camera Fini, i ministri Bossi, Tremonti, Bondi, Maroni e Frattini. “Non invitati”, invece, dagli organizzatori il premier Silvio Berlusconi e il governatore siciliano e segretario del Movimento per le Autonomie Raffaele Lombardo.

La giornata d’apertura sarà dedicata al sindacalista Bruno Trentin, scomparso un anno fa, con dibattiti su welfare, sicurezza, lavoro, cultura e altri temi nella sala intitolata al costituente e sindaco di Firenze Giorgio La Pira. Mentre alla chiusura di domenica 7 settembre interverranno Leonardo Domenici, presidente dell’Anci e sindaco della città che ospita la manifestazione, assieme a Fassino, Cofferati, Letta e Bersani, tutti impegnati in dibattiti con esponenti del governo.

Veltroni afferma che lo scopo della Festa è dare voce all’Italia che vorrebbe emergere: “C’è un’Italia che nessuno osa più raccontare, un’Italia cui abbiamo provato a dar voce in questa festa; l’Italia dei talenti soffocati, quella delle intelligenze costrette a emigrare, quella di chi vorrebbe colorare il futuro e ha davanti solo grigio e mediocrità, quella di chi vorrebbe riconoscere i suoi nuovi vicini ma ha paura e avverte insicurezza”.

Durante la Festa proseguirà l’iniziativa “Salva l’Italia”, la raccolta firme contro il governo Berlusconi, in vista della manifestazione del 25 ottobre a Roma. Ispirandosi alla tradizione della Festa dell’Unità, anche alla Festa Democratica saranno allestiti numerosi stand gastronomici: 12 ristoranti, 4 pizzerie e 10 bar. Alla Fortezza ci sarà anche una libreria con oltre 100mila volumi, che ospiterà la presentazione di libri. Inoltre, le esibizioni di gruppi musicali, tra cui spiccano Pooh, Max Pezzali, Elio e le Storie Tese, Tiromancino e Gogol Bordello. E, ancora, quattro serate a tema sui cantautori Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Rino Gaetano e Pierangelo Bertoli.

Intanto, nonostante il clima festaiolo, nel Pd continuano le lotte interne, in particolare tra leader locali e i vertici del partito. Esempi, la decisione del sindaco di Venezia Cacciari e il governatore della Campania Bassolino di non appoggiare la campagna “Salva l’Italia”, le proteste del sindaco di Torino Chiamparino e del governatore della Sardegna Soru e la richiesta di Parisi di un cambio di guardia al vertice.

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