Liberato l’imprenditore beneventano rapito in Venezuela

di Antonio Taglialatela

VenezuelaCARACAS. Guido Mancini Calabrese, l’imprenditore italiano di 53 anni rapito lo scorso 14 agosto in Venezuela è stato liberato.

A renderlo noto il vicecapogruppo dei senatori del Pdl, Cosimo Izzo, che aveva interessato il governo italiano di seguire con attenzione la vicenda. “L’imprenditore – riferisce il senatore beneventano, conterraneo dell’italiano rapito – sarebbe in buone condizioni”. Non ancora note le modalità di rilascio.

Guido Mancini CalabreseOriginario di San Lorenzello, in provincia di Benevento, da dove è emigrato da dove è emigrato da trent’anni nel paese sudamericano, l’imprenditore è sposato con cinque figli (uno dei quali, Antonio, abita nel beneventano, gestendo un edicola a Cerreto Sannita) ed è rappresentante legale di un’impresa del settore petrolchimico, la M&P Supplies & Services (filiale della M-P srl di San Salvatore Telesino), insieme a Maria Porto de Mancini e Lenida Grossi. Era stato rapito nel quartiere Buena Vista di Cabimas, località dello Stato di Zulia, mentre era a bordo del suo fuoristrada. Un commando armato composto da tre o quattro persone lo aveva costretto prima a rientrare in casa e a consegnare denaro e oggetti di valore, poi l’aveva portato via utilizzando la sua vettura. Il sequestro di Mancini, il 70esimo quest’anno nello Stato di Zulia, è arrivato a breve distanza dall’approvazione da parte del Parlamento venezuelano di una legge che inasprisce le pene per i responsabili di rapimenti, disponendo anche il blocco dei beni delle famiglie.

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