Ossezia, Rice in Georgia. Bush richiama Mosca

di Antonio Taglialatela

Putin - BushROMA. In uno scenario fatto di una tregua che sembra soltanto apparente e fra continui botta e risposta tra Mosca e Tbilisi gli Stati Uniti cercando di intervenire concretamente per porre fine alla crisi, dopo i risultati deludenti degli ultimi giorni.

Il segretario di Stato Condoleezza Rice è giunto a Parigi per incontrare il presidente francese Nicolas Sarkozy, il quale ha incontrato nei giorni scorsi il presidente russo Medvedev e il premier Putin, riuscendo ad ottenere un accordo in sei punti per la tregua, tuttavia non ancora ratificato da Russia e Georgia. La Rice è poi volata a Tbilisi per condurre trattative col presidente Mikhail Saakashvili per chiarire proprio l’accordo raggiunto da Sarkozy con i russi e cercare di ottenere un accordo ufficiale sul cessate il fuoco e il ritiro delle truppe di Mosca.

IL CANCELLIERE TEDESCO: “RUSSIA DEVE RITIRARSI”

In mattinata, a Soci, sul Mar Nero, nella residenza presidenziale, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha incontrato il presidente russo Medvedev, il quale ha detto che presenterà alla Germania “le atrocità della Georgia nell’Ossezia del Sud”. Ma la Merkel, dopo il colloquio, ha dichiarato con convinzione: “Le truppe russe devono ritirarsi, alcune azioni sono state sproporzionate”.

BUSH: “GUERRA FREDDA FINITA MA NON ABBANDONEREMO LA GEORGIA”

Dagli Usa il presidente George W. Bush, ha nuovamente ribadito che la Russia ha “danneggiato la propria credibilità” e deve “rispettare la sovranità e integrità territoriale della Georgia”, ritirando le proprie truppe. Bush ha poi sottolineato che “la Guerra fredda è finita” ma che “gli Usa non abbandoneranno la Georgia”. “Stiamo collaborando con i G7 e gli alleati per dare fine alla crisi”, ha concluso.

ACCORDO POLONIA-USA PER SCUDO ANTIMISSILI. MOSCA FURIOSA

Ad allargare lo strappo tra Russia e Usa l’accordo raggiunto tra il governo della Polonia e Washington sullo scudo antimissili. L’intesa, in cambio dell’ok di Varsavia all’installazione di dieci missili intercettori sul suo territorio, prevede da parte americana la creazione in territorio polacco di una base permanente di missili anti balistici Patriot e la promessa di cooperazione in caso di minacce militari alla Polonia.

A GORI SI COMBATTE ANCORA

Intanto, a Gori le truppe di Mosca sono saldamente insediate e vengono segnalati colpi di artigliera e alcuni combattimenti. “La stanno minando” accusa un portavoce di Tbilisi, mentre lo stato maggiore russo ribadisce che ci sono dei blindati solo “per garantire la sicurezza dei cittadini”.

FRATTINI IL 26 AGOSTO RIFERIRA’ AL PARLAMENTO

Sul versante italiano va segnalato che, dopo le polemiche per aver proseguito tranquillamente la vacanza alle Maldive malgrado la guerra nel Caucaso, il ministro degli Esteri Frattini ha annunciato che martedì 26 agosto riferirà sul conflitto tra Mosca e Tbilisi alle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Polemiche che il governo anche oggi ha bocciato come pretestuose, diffondendo una nota per riferire che in una telefonata il presidente francese Sarkozy ha ringraziato l’Italia per quanto fatto nel corso della crisi.

BOSSI POSSIBILISTA SU SOLDATI ITALIANI “PEACEKEEPER” IN OSSEZIA, NAPOLITANO CHIAMA MEDVEDEV

Quanto alla possibilità che nelle prossime settimane Roma possa mandare delle truppe di interposizione in Ossezia, il ministro delle Riforme Umberto Bossi ha chiarito che la cosa potrebbe andare in porto nel caso di una richiesta da parte di Bruxelles. Da registrate, infine, una telefonata del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano all’omologo russo Medvedev nella quale ha invitato Mosca ad “agire con senso di responsabilità”.

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