Georgia, fumata nera all’Onu. Abkhazia invoca indipendenza

di Antonio Taglialatela

alazzo di vetro dell’Onu a New YorkMentre è ancora poco chiaro l’effettivo ritiro delle truppe russe dalla Georgia, dal palazzo di vetro dell’Onu a New York l’ambasciatore di Mosca, Vitaly Churkin, afferma la necessità di mantenere posizioni militari nella parte georgiana del confine con l’Ossezia del Sud.

Quasi un “avviso” del Cremlino prima della risoluzione che le Nazioni Unite dovrebbero sottoscrivere a margine del cessate il fuoco e sulla quale la Russia potrebbe porre in veto. La risoluzione, ha lasciato intendere l’ambasciatore, deve riprendere interamente il piano di pace in sei punti mediato dal presidente francese e capo di turno dell’Ue, Nicolas Sarkozy. Tra l’altro, l’agenzia Interfax riferisce che Mosca starebbe rivedendo il piano di cooperazione militare con la Nato per il 2008, cancellando oltre dieci eventi congiunti, incluse esercitazioni militari Nato-Russia.

Intanto, il Consiglio della Federazione russa è pronto ad avallare di fatto l’indipendenza dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia, le due regioni separatiste della Georgia. Questo dopo che il parlamento della non riconosciuta repubblica dell’Abkhazia ha approvato l’appello del presidente Serghei Bagapsh alla Russia di riconoscerne l’indipendenza, dando il via libera anche a un analogo appello rivolto ai parlamenti e ai popoli di tutto il mondo. Dal canto suo, la Georgia ribadisce di non voler rinunciare a nessuna parte del proprio territorio. Anche i Paesi del blocco occidentale, Stati Uniti in testa, si sono schierati a favore dell’integrità territoriale della Georgia. Insomma, il clima si fa sempre più da guerra fredda, alimentato dalle tensioni provocate dalla decisione della Nato di installare in Polonia una delle basi dello scudo anti-missili.

E, quasi a voler rievocare gli anni dei contrasti Usa-Urss, è stato arrestato un alto ufficiale dell’esercito russo che avrebbe fatto la spia al soldo della Georgia. Mikhail Khalidze, di origini georgiane, secondo l’accusa, mentre prestava servizio presso il Distretto militare del Caucaso settentrionale raccoglieva informazioni riservate sulle forze armate russe.

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