Custodi della Reggia bloccano clandestino fuggito dalla Questura

di Redazione

reggiaCASERTA. Un immigrato di origini colombiane, sprovvisto di regolare documentazione, ieri mattina è stato visto passeggiare tranquillamente sui binari della stazione ferroviaria di Caserta.

Gli agenti della Polfer in servizio lo intercettano e lo traducono presso la Questura per i rituali accertamenti e fotosegnaletica. Sennonché, mentre si trova all’interno della Questura e prima di essere condotto nell’ufficio di fosegnalamento, il colombiano, con uno scatto degno di un centometrista, scappa, ed entra all’interno della Reggia dall’ingresso sito in via Gasparri. Scatta immediatamente la caccia all’uomo. Due custodi che lavorano nella Reggia si accorgono dell’uomo, lo chiamano ma questi non risponde. Si mettono allora subito all’inseguimento dell’immigrato colombiano, evidentemente senza regolare permesso di soggiorno, e lo bloccano all’interno del cantiere di lavoro che un’azienda sta effettuando presso la Flora. L’uomo tenta di divincolarsi ma i due custodi, anche grazie all’aiuto dei dipendenti del cantiere, lo tengono bloccato sino all’arrivo di una pattuglia automontata della Polizia di Stato che lo prende in custodia. L’uomo, del quale non sono state rese note le generalità, è stato condotto in Questura, dove si tenta di risalire, con l’aiuto delle impronte digitali, alla sua vera identità e se vi sono a suo carico avvisi di ricerca. In un momento in cui i pubblici dipendenti vengono additati al ludibrio pubblico come “fannulloni” (e quanto accaduto al museo Bagli Anselmi di Marsala, dove trenta fra dirigenti e dipendenti della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Trapani sono stati denunziati per truffa e peculato in quanto risultavano assenti dal posto di lavoro), va pubblicamente elogiato il comportamento di questi due dipendenti pubblici che, regolarmente al proprio posto si sono adoperati fattivamente per consegnare alla Polizia un ricercato inseguito dagli stessi agenti delle Forze dell’Ordine. Un punto a favore dei dipendenti cosiddetti “fannulloni”.

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