Rifiuti nelle strade, l’Esercito fa pulizia

di Redazione

ruspe dell'esercito in azioneCASALUCE. Tratto finale di corso Vittorio Emanuele, via De Amicis e via Campoluongo. Con un intervento straordinario del Genio militare, durato un’intera notte, sono stati rimossi i rifiuti dalle arterie principali di Casaluce.

Obiettivo: paese pulito. Il neo dirigente dell’ufficio tecnico, Maurizio Di Grazia, insediatosi da sole due settimane al Comune, non ha dubbi sulle priorità da attuare. Risanare un territorio deturpato dalla presenza di innumerevoli discariche abusive, sembra che sia ormai un’azione irrinunciabile. Non a caso è già stata annunciata una nuova operazione di raccolta speciale dell’immondizia che ancora resta nel centro urbano. E intanto i riflettori sono puntati anche sulle periferie. Su via Piro in particolare, la strada di confine con Teverola, dove giacciono cumuli di materiali ingombranti, lastre di eternit, pneumatici, residui dell’attività conciaria e tessile. Per oggi, alle 10.30, vista la gravità della condizione ambientale del sito, dove da anni è insediato anche un campo Rom, sarà effettuato un sopralluogo da parte del commissariato di governo. Alla visita, mirata ad una prima caratterizzazione della fascia territoriale, prenderanno parte anche i commissari prefettizi di Casaluce, nonché gli amministratori di Teverola. Via Piro, strada che conduce al corso d’acqua artificiale dei Regi lagni, è attraversata da campi agricoli dove si coltivano i prodotti tipici della zona, vino asprinio in primis. Salvarla dall’azione degli ecomafiosi, partendo dal risanamento, costituirà l’unica chance di riscatto. Una svolta generale per migliorare il look del territorio casalucese, evitando abbandoni frequenti di materiali ingombranti in ogni angolo del paese, la si potrà registrare invece – almeno tanto si spera – con l’imminente realizzazione dell’isola ecologica. L’opera, che nascerà grazie al finanziamento regionale di duecentomila euro, sorgerà nell’area di recinzione del campo sportivo. Vista la locazione, scelta a quanto pare per impedire nuovi espropri e dunque slittamenti nell’inizio dei lavori (già appaltati), non mancheranno polemiche. Non tutti saranno contenti di accogliere il sito di stoccaggio, proprio a pochi metri da quell’opera sportiva attesa da anni e da almeno due generazioni.

da “Il Mattino”, giovedì 21.08.08 (di Alessandra Tommasino)

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