Militari Usa rilevano acqua infetta. Comuni: “Solo quella dei pozzi”

di Redazione

 CASERTA. Acqua del rubinetto infetta in Campania e contaminata a Vicenza. E’ quanto emerge dai monitoraggi fatti dai militari Usa, secondo un articolo pubblicato sul settimanale L’Espresso oggi in edicola.

Il Comando militare americano da sei mesi ha avviato una campagna di controlli sull’inquinamento delle basi e delle case dove vivono i militari Usa di stanza in Italia. I primi risultati degli esami condotti nelle abitazioni nell’area tra Napoli e Caserta evidenziano un’elevata eccedenza di contaminazione batteriologica nel 30% dei casi analizzati, con valori di coliformi totali anche 50 volte superiori la norma e la presenza massiccia di coliformi fecali. Si tratta di batteri presenti nelle feci animali e umane.

I 48 casi riscontrati dallo studio americano riguardano una decina di comuni, in gran parte casertani: Caserta, Casal di Principe, Casapesenna, Gricignano di Aversa, Pozzuoli, San Maria Capua Vetere, San Cipriano di Aversa, Villa di Briano e Villa Literno. E, oltre ai cittadini statunitensi, in quell’area vivono almeno 300 mila persone.

Ma dagli stessi Comuni precisano che si tratta di acqua di pozzo o di cisterna, mentre la rete cittadina è in regola. Da Acquacampania, società dell’Eni che gestisce l’Acquedotto della Campania Occidentale, viene inoltre sottolineato che l’acqua è controllata anche grazie a uno degli impianti tecnologicamente più avanzati in Italia. Il problema, comunque, potrebbe interessare le condotte idriche cittadine dove finirebbe anche acqua di pozzo, soprattutto in zone dove negli anni sono sorti palazzoni e villette come funghi, spesso con allacci abusivi alla rete fognaria e a quella idrica.

Nella base di Vicenza, invece – prosegue L’Espresso – gli esami hanno rilevato quantità anomale di idrocarburi. E’ scattato subito il divieto di bere e di cucinare con quell’acqua, disponendo la distribuzione gratuita di bottiglie di minerale per tutti i 1.200 soldati.

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