Vendite immobili, scoperta maxi evasione da 6 milioni di euro

di Redazione

Guardia di FinanzaAVERSA. La Guardia di Finanza di Aversa ha messo a segno un duro colpo contro l’evasione fiscale nel settore dell’edilizia ed, in particolare, della compravendita di immobili siti nella zona dell’agro aversano.

Si tratta di attività ispettive nei confronti di società edili, in genere, selezionate a livello centrale sulla base della incongruenza tra l’importo dichiarato per la vendita delle abitazioni e quello relativo al mutuo acceso dagli acquirenti, normalmente più elevato. Nello specifico, sono stati analizzati i contratti di compravendita di immobili per abitazione e sono stati confrontati con i mutui a cui gli acquirenti hanno dovuto fare ricorso per il pagamento della casa. Le attività finora svolte hanno permesso di constatare notevoli importi sottratti a tassazione.

Eclatanti sono le cifre relative ad una società che aveva costruito alcuni immobili a Teverola, nei cui riguardi è stata constatata un’evasione nel settore delle imposte dirette per circa 6 milioni di euro e in materia di Iva per 300 mila euro. Oltre 70 sono state le persone escusse tra quelle che avevano acquistato gli appartamenti dal soggetto verificato, interessando una platea di acquirenti, appartenenti a diverse categorie lavorative, dall’operaio al professionista, al dipendente statale. Tale metodologia operativa è risultata indispensabile per poter effettivamente risalire al reale importo corrisposto per la compravendita degli immobili. Proprio questa fase del controllo ha rappresentato l’aspetto più complesso poiché spesso dai Finanzieri è stata riscontrata una certa reticenza ad ottenere le informazioni necessarie, forse per timore di ritorsioni da parte dei venditori.

Il settore delle compravendite immobiliari, negli ultimi anni, ha conosciuto varie innovazioni legislative, non ultima l’introduzione, a partire da quest’anno, del principio di solidarietà tra l’acquirente e il venditore per le imposte evase. Tuttavia, con riguardo alle annualità d’imposta oggetto dei controlli sino ad ora effettuati, tali disposizioni non essendo ancora vigenti con riferimento ai periodi d’imposta accertati, lasceranno immuni da sanzioni gli acquirenti. Al contrario, per coloro che non hanno indicato le modalità con cui è stata impiegata la differenza tra il maggiore importo del mutuo e il prezzo dell’immobile, si è dovuto procedere alla segnalazione all’Agenzia dell’Entrate per impedire la indebita detrazione di interessi, prevista per l’acquisto della prima casa.

Gli accertamenti nello specifico settore continuano e alta resta l’attenzione della Guardia di Finanza nei confronti di tali forme illecite di arricchimento dove, a fronte dei gravosi sacrifici che gli italiani fanno per l’acquisto più ambito, la casa, vi sono persone che compiono evasioni milionarie.

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