Imprenditore tessile trovato morto in Cina

di Angela Oliva

Polizia cineseHANGZHOU (Pechino). E’ giallo sulla morte di un imprenditore italiano nella provincia della capitale cinese.

Il corpo di Giovanni Petro Tomasa, 40enne, è stato ritrovato dalla sorella all’interno dell’appartamento che l’uomo aveva affittato. Tomasa, imprenditore tessile, viveva in Cina da qualche anno, ma non risultava iscritto nell’elenco dell’Aire che registra tutti gli italiani residenti all’estero. Anche se molti imprenditori che si recano in Cina preferiscono lasciare la residenza in Italia e restare in Cina usando dei visti di lavoro concessi con facilità dal governo locale. Tale legge è stata però modificata dopo i disordini in Tibet e in vista delle Olimpiadi di Pechino. La polizia locale è intervenuta sul luogo ed ha comunicato che la porta dell’abitazione di Tomasa non presentava segni di scasso e neppure il cadavere mostrava tracce evidenti di violenza. Secondo alcune testimonianze, l’uomo era in procinto di partire per l’Italia per una breve vacanza nel suo Paese d’origine.

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